Dongfeng Motor
Dongfeng Motor Corporation | |
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Stato | Cina |
ISIN | CNE100000312 |
Fondazione | 1969 a Wuhan |
Sede principale | Wuhan, Hubei |
Gruppo | Governo cinese (100%) |
Controllate | Dongfeng Motor Group (66,86%) |
Persone chiave | Zhu Yanfeng presidente |
Settore | Automobilistico |
Prodotti |
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Sito web | www.dfmc.com.cn/ |
Dongfeng Motor Corporation � un'azienda cinese produttrice di automobili con sede a Wuhan, in Cina. Tradizionalmente considerata una delle "Tre grandi" produttrici di automobili,[1] oggi Dongfeng � tra le prime 4 insieme a Chang'an Motors, FAW Group, e SAIC Motor.
Oltre alle vetture passeggeri e ai veicoli commerciali, produce anche parti e collabora in joint venture con societ� straniere come Yueda Kia, Honda, Stellantis e Renault (eccetto Dongfeng Yueda Kia, erano tutte joint venture di Dongfeng Motor Group). Contando sei case automobilistiche mondiali come partner, ha pi� joint venture con stranieri di qualsiasi altra casa automobilistica cinese. Altri marchi associati a Dongfeng includono Dongfeng Fengshen, Infiniti, Luxgen e Venucia. I veicoli commerciali pesanti e gli autobus sono venduti sotto il marchio Dongfeng anche se nel 2010 il logo "Dual Sparrows" ha iniziato ad apparire sui prodotti di consumo. La societ� � stata la seconda pi� grande casa automobilistica cinese nel 2014 con un volume di produzione di oltre 3,5 milioni di veicoli l'anno. La produzione di veicoli commerciali quell'anno era superiore a tutti gli altri produttori nazionali, a quasi 450.000.
Dongfeng ha una filiale quotata diretta: Dongfeng Motor Group.
Dongfeng Automobile Co. Ltd. � una societ� quotata di propriet� della joint venture di DFG Dongfeng Motor Co. Ltd.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Conosciuta come Second Automobile Works (第二 汽车 制造厂) fino al 1992, Dongfeng (o "Vento dell'Est" in cinese) fu fondata nel 1969.[1] Le sue origini si trovano in una direttiva del presidente Mao Zedong: come parte della sua strategia del "Terzo Fronte", la sua posizione nell'entroterra della provincia di Hubei aveva lo scopo di proteggere la Cina dall'invasione straniera.[1] Producendo tradizionalmente veicoli commerciali che nel 2001 costituivano circa il 73% della produzione di Dongfeng. Da allora sino al 2012 questa cifra si è invertita e il 73% dei prodotti sono diventati automobili. Tuttavia la percentuale di offerte al consumo è stata probabilmente inferiore poiché i conteggi delle auto potrebbero includere anche i microvan, piccoli veicoli commerciali popolari in Cina.
Tra il 1978-1985 a fianco delle riforme economiche cinesi basate sul mercato e volute da Deng Xiaoping, Dongfeng fu trasformata da produttore di autocarri pesanti in un'unica impresa gestita centralmente. Questo processo ha portato la collocazione di tutte le operazioni Dongfeng - dalla produzione di parti all'assemblaggio di veicoli - sotto il controllo di una singola entità commerciale e la fusione di sei sedi produttive di autocarri oltre a un certo numero di altre società precedentemente controllate dai governi provinciali. Dopo il 1985 ulteriori riforme hanno permesso a Dongfeng una maggiore autonomia.
Verso la metà degli anni ottanta il suo patrimonio era triplicato rispetto a quello inizialmente concesso dallo Stato nel 1981 e il management spingeva per una maggiore capacità produttiva. Nel 1992 ha avviato la sua prima joint venture con il gruppo francese PSA. Conosciuto come Dongfeng Citroën Automobile Company (DCAC), è stato il precursore di Dongfeng Peugeot-Citroën Automobile Limited (DPCA).[2] Ma nel 1995 la Dongfeng è entrata in difficoltà finanziarie (come lo erano in quel momento altri produttori automobilistici cinesi) che l'hanno costretta nel 1999 a una profonda ristrutturazione.[1]
Nel 2003 Dongfeng realizza joint venture anche con Kia Motors (Dongfeng Yueda Kia), Honda (Dongfeng Honda) e Nissan (Dongfeng Motor Co., Ltd). Nel 2005 Dongfeng Motor Group, holding intermedia del gruppo, è quotata alla Borsa di Hong Kong. Nel 2009 la società vende 1,9 milioni di veicoli. Nel 2011 Dongfeng Motor Group conclude una partnership con la francese Renault..[3] I due partner decidono di investire nell'impresa 7,78 miliardi di yuan (1,27 miliardi di dollari).[4]
Nel febbraio 2014 Dongfeng Motor Group partecipa alla ricapitalizzazione di PSA Peugeot Citroen, in difficoltà con i conti in perdita, acquisendo il 14% della casa automobilistica francese:[5] nel capitale entra anche lo Stato francese mentre la famiglia cede il comando.[6]
Nell'estate 2017 viene firmata una joint venture tra Renault-Nissan e Dongfeng Motor per sviluppare e vendere in Cina veicoli elettrici. Alla Renault il 25%, alla Nissan il 25%, al gruppo cinese il 50%. Il nuovo veicolo, chiamato eGT, è sviluppato nello stabilimento di Shiyan e l'avvio del processo di produzione venne stabilito nel 2019.[7]
Nell'aprile 2023 viene lanciata la Dongfeng E70, la prima auto elettrica di serie al mondo a montare i motori integrati nelle ruote posteriori.[8][9]
A giugno 2024, Dongfeng conferma la commercializzazione in Italia con i brand VOYAH e MHERO[10].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Zhang Wenxian e Alon Ilan, A Guide to the Top 100 Companies in China, World Scientific, 2010, ISBN 978-981-4291-47-7.
- ^ (EN) Eric Thun, Changing lanes in China foreign direct investment, local government, and auto sector development, edizione illustrata, Cambridge University Press, 2006, pp. 174–175, ISBN 978-0-521-84382-9.
- ^ (EN) China in $1.3bn Renault-Dongfeng auto joint venture, BBC News, 5 dicembre 2013. URL consultato il 6 marzo 2014.
- ^ (EN) China approves Renault's $1.3 billion Dongfeng venture, su reuters.com, 5 dicembre 2013. URL consultato l'8 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2013).
- ^ (EN) Peugeot signs Dongfeng deal, recovery hurdles remain, su Reuters, 26 marzo 2014. URL consultato il 1º dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
- ^ Peugeot, la famiglia cede il comando, entrano Dongfeng e lo Stato francese, su repubblica.it, 18 febbraio 2014. URL consultato il 5 aprile 2018.
- ^ Nasce eGT, nuova IV Renault-Nissan e Dongfeng per la Cina, su ansa.it, 29 agosto 2017. URL consultato il 5 aprile 2018.
- ^ Questa è la prima auto di serie con i motori elettrici nelle ruote, su insideevs.it.
- ^ Fengshen E70 4WD: dalla Cina la prima auto elettrica con motori in-wheel, su Il Sole 24 ORE, 27 marzo 2023. URL consultato il 17 aprile 2024.
- ^ Dongfeng arriva in Italia con i marchi VOYAH e MHERO, su china2move.com, 13 giugno 2024. URL consultato il 12 agosto 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dongfeng Motor
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (ZH) Sito ufficiale, su dfmc.com.cn.
- Dongfeng Motor Corporation (canale), su YouTube.
Controllo di autorità | ISNI (EN) 0000 0004 1766 1948 |
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