Edipo

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Edipo
Edipo e la Sfinge, dipinto di Jean Auguste Dominique Ingres, (1808-27)
SagaCiclo Tebano
Nome orig.Οἰδίπους (Oidípūs)
Lingua orig.Greco antico
Caratteristiche immaginarie
Specieumano
Sessomaschio
Luogo di nascitaTebe
Professionere di Tebe

Edipo (in greco antico: Οἰδίπους?, Oidípūs, che significa "dai piedi gonfi" da οἶδος òidos "rigonfiamento" e πούς pūs "piede"; in latino Oedĭpus) è un eroe della mitologia greca.

La nascita e il destino di Edipo

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Lo stesso argomento in dettaglio: Elenco degli oracoli di Delfi � Laio ed Edipo.

Laio, marito di Giocasta e re di Tebe, era afflitto dalla mancanza di un erede: consult� quindi in segreto l'oracolo di Delfi, che gli spieg� come quella che sembrava una disgrazia, fosse in realt� una benedizione, dato che suo figlio non soltanto l'avrebbe ucciso, ma avrebbe anche sposato la madre, dando inizio a uno spaventoso susseguirsi di disgrazie che avrebbero provocato la rovina della casa. Sperando di salvarsi, Laio ripudi� la moglie senza spiegazioni, ma, ubriacatolo, Giocasta riusc� a giacere con lui per una notte.

Forbante, capo pastore dei greggi di re Polibo di Corinto, rifocilla e salva la vita a Edipo sul Monte Citerone. Scultura di Antoine-Denis Chaudet.

Quando, nove mesi dopo, la donna partor� un bambino, per evitare il compimento dell'oracolo, Laio lo strapp� dalle braccia della nutrice, gli fece forare le caviglie per farvi passare una cinghia e lo fece "esporre" (lo abbandon� cio� in una foresta) da un servo; il piccolo venne poi trovato dal pastore Forbante che lo port� da Peribea, moglie del re di Corinto Polibo, presso la cui corte il bimbo crebbe credendo di essere figlio del re. Al bambino venne dato il nome Edipo, che in greco vuol dire "piede gonfio", a causa delle ferite che aveva nelle caviglie.[1]

Anni dopo, un nemico di Edipo, volendolo offendere, gli disse che lui non era figlio di Polibo, ma un trovatello: turbato, il giovane interrog� il re di Corinto, che, dopo molte reticenze, ment� dicendogli che quella non era affatto la verit�. Edipo, ancora incerto, stabil� di interrogare l'oracolo di Delfi per sapere chi fossero i suoi genitori, ma quando giunse al santuario, la Pizia, inorridita, lo cacci� predicendogli che avrebbe ucciso il padre e sposato sua madre. Edipo, atterrito dal vaticinio, decise di non tornare mai pi� a Corinto e di recarsi invece a Tebe.

Durante il cammino verso la Focide, Edipo si imbatt� in un cocchio guidato da Laio e diretto al santuario delfico per chiedere alla Pizia come liberare Tebe dalle calamit� che la tormentavano (in particolare una Sfinge imponeva indovinelli a chi passava e, se l'interrogato non riusciva a rispondere, lo divorava): vedendo il giovane l'araldo di Laio, Polifonte (o Polipete), gli ordin� di lasciare passare il re, ma poich� Edipo non obbediva Polifonte uccise uno dei suoi cavalli e avanz� con il carro ferendogli un piede; incollerito, Edipo balz� sul cocchiere uccidendolo mentre Laio si trov� incastrato nelle redini dei cavalli ed Edipo, gettatolo a terra e frustate le bestie, lo trascin� nella polvere fino a ucciderlo. La prima parte della profezia si era compiuta.

Alla notizia della morte di Laio, i tebani elessero come re Creonte, fratello di Giocasta, il quale fece annunciare che avrebbe ceduto il trono e dato in moglie la sorella a colui che avesse risolto l'enigma della sfinge.

L'enigma della Sfinge

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Cratere attico con Edipo di fronte alla Sfinge e attorniato da tebani (Museo archeologico nazionale delle Marche)

Edipo giunse quindi a Tebe e incontr� la Sfinge accovacciata sul monte Ficio: la creatura, figlia di Tifone e di Echidna, era un mostro con la testa di donna, il corpo di leone, una coda di serpente e ali di rapace ed era stata inviata contro i tebani da Era perch� in passato Laio aveva rapito e violentato Crisippo, figlio del re Pelope, il quale si era poi suicidato.

A ogni passante la creatura esponeva un enigma insegnatole dalle Muse: �Qual � l'essere che cammina ora a quattro gambe, ora a due, ora a tre e che, contrariamente alla legge generale, pi� gambe ha pi� mostra la propria debolezza?�; esisteva anche un altro enigma: �Esistono due sorelle, delle quali l'una genera l'altra, e delle quali la seconda, a sua volta, genera la prima. Chi sono?�. Una versione forse pi� antica raccontava che ogni giorno i Tebani si incontravano nella piazza della citt� per cercare di risolvere in comune l'indovinello e ogni giorno, a conclusione della seduta, la Sfinge divorava uno di essi.

Edipo e la Sfinge, da un'illustrazione del 1879 da Stories from the Greek Tragedians di Alfred Church

Dopo avere ascoltato gli enigmi Edipo comprese quali erano le risposte: quella al primo indovinello era l'uomo, perch� esso cammina durante l'infanzia a quattro gambe, poi a due e infine si appoggia a un bastone nella vecchiaia; al secondo erano il Giorno e la Notte[2]. La Sfinge, indispettita, si precipit� dall'alto della rupe sulla quale era appollaiata mentre, secondo altre versioni, fu Edipo stesso a spingerla nell'abisso. Creonte, soddisfatto dell'impresa e soprattutto di vedere vendicata la morte di suo figlio, cedette il trono a Edipo, il quale spos� Giocasta andando ad avverare fino in fondo la tremenda profezia: dalla loro unione nacquero due maschi, Eteocle e Polinice, e due femmine, Antigone e Ismene.

Dopo un lungo e felice periodo di regno, la peste si abbatt� sulla citt� di Tebe ed Edipo invi� Creonte a chiedere all'oracolo di Delfi la ragione di quel flagello: Creonte ritorn� riportando la risposta della Pizia secondo cui la peste sarebbe cessata soltanto se la morte di Laio fosse stata vendicata. Edipo pronunci� allora contro l'autore di quel delitto una maledizione condannandolo all'esilio e poi interrog� l'indovino Tiresia per chiedergli chi fosse il colpevole. Tiresia, che grazie alle sue facolt� era a conoscenza della verit�, tent� di evitare la risposta e cos� Edipo sospett� che lo stesso Tiresia e Creonte fossero gli autori del delitto.

Giocasta mise quindi in discussione la chiaroveggenza di Tiresia e a prova di ci� riport� la profezia che lui stesso aveva fatto: Laio doveva infatti morire per mano del figlio ma era stato ucciso dai briganti a un trivio. Edipo temette quindi di essere l'assassino di Laio e si fece descrivere il precedente re e la carovana che lo portava, quando giunse da Corinto un araldo che lo inform� della morte dell'uomo che lui credeva suo padre, Polibo. Giocasta ed Edipo credettero cos� che la profezia fosse stata scongiurata, ma l'araldo disse a Edipo che in realt� Polibo non era suo padre: ormai scoperta la tremenda verit� Giocasta si impicc� ed Edipo si trafisse gli occhi con la spilla della moglie-madre.

L'esilio e la fine di Edipo

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Per qualche tempo Creonte, rieletto re, tenne nascosta la vicenda finch� i due figli di Edipo, Eteocle e Polinice, scoperta la verit� gli chiesero di cacciarlo da Tebe: disgustato dal loro comportamento, Edipo li maledisse predicendo loro che si sarebbero divisi e sarebbero morti l'uno per mano dell'altro; successivamente l'ex re, accompagnato dalle figlie, cominci� a peregrinare per il Paese chiedendo l'elemosina.

Edipo a Colono, accompagnato da Antigone, dipinto di Fulchran-Jean Harriet, 1798.

Dopo lunghi anni in cui vag� per tutta la Grecia, Edipo giunse infine con le figlie a Colono presso il bosco dedicato alle Erinni, nel quale si addentr� per attendere la morte: ebbe cos� modo di trovare Teseo, il giusto e sapiente re di Atene, che lo confort� e lo accolse ospitalmente nella sua reggia. Avendo un oracolo dichiarato che il paese che avesse accolto la tomba di Edipo sarebbe stato benedetto dagli dei, Creonte cerc� di convincere Edipo a tornare a Tebe ma l'ex re si rifiut� in modo che la benedizione legata alla sua morte andasse a ripagare l'ospitalit� di Teseo.

Poich� aveva saputo che la fine gli sarebbe stata annunciata da tuoni e fulmini, al primo tuono fece chiamare Teseo: assieme a lui Edipo giunse nei pressi di un abisso, presso il quale alcuni gradini di bronzo conducevano agli Inferi. Edipo si sedette, si tolse gli abiti sporchi, si fece lavare e vestire dalle figlie e con loro inton� il lamento funebre; appena terminato il canto si sent� la voce di un dio che chiamava Edipo e subito dopo risuon� un altro tuono, cos� forte che Teseo si copr� la faccia con il mantello. Quando tolse le mani dagli occhi, Edipo non c'era pi�.

Edipo nella psicoanalisi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Complesso di Edipo.

L'Edipo re viene citato a proposito di uno dei pi� importanti concetti elaborati dallo psicoanalista Sigmund Freud, denominato complesso di Edipo. Esso descrive le pulsioni, anche di tipo sessuale, di ogni maschio nei confronti dei genitori, in particolare in et� infantile, e pu� essere descritto come un desiderio di possesso esclusivo nei confronti del genitore dell'altro sesso, accompagnato conseguentemente dal desiderio di morte e di sostituzione del genitore dello stesso sesso. Per quanto riguarda le donne, � stato elaborato il concetto parallelo di complesso di Elettra.[3]

Cadmo
Armonia
Echione
Agave
Semele
Zeus
Ino
Atamante
Autonoe
Aristeo
Polidoro
Penteo
Dioniso
Palemone
Atteone
Labdaco
Oclaso
Meneceo
Creonte
Giocasta
Laio
Edipo
Eteocle
Polinice
Antigone
Ismene


Edipo nell'arte

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Anche il dramma di Pedro Calderón de la Barca La vita è sogno è riconducibile, pur con alcuni elementi traslati verso il Cristianesimo, alla vicenda di Edipo.

  1. ^ L'etimologia del nome è ricordata anche da Sofocle nell'Edipo re (vv. 1034-1036), quando il nunzio di Corinto ricorda a Edipo di averlo sciolto dalle catene che gli tenevano serrati i piedi.
  2. ^ Il nome del giorno (ἡμέρα/eméra) è femminile in greco; è dunque «sorella» della notte (νύξ/nux)
  3. ^ Miriam Centanni, Dinamogrammi, psicologici e non, nella costruzione drammaturgica. La storia dei figli di Edipo nella tragedia greca, da Eschilo a Sofocle, in "Psiche", 1/2018, pp. 85-98.
  • Pierre Grimal, Mitologia, Garzanti, 2005, ISBN 88-11-50482-1
  • Renato Caporali-Daniele Forconi, I miti greci, Giunti, 2005
  • Edi Minguzzi, Miti e archetipi, Casa editrice G. D'Anna, Messina-Firenze
  • Carlo Diano, "Edipo figlio della Tyche" in Saggezza e poetiche degli antichi, Neri Pozza, Vicenza, 1968

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Re di Tebe nella mitologia greca Successore
Laio VII Creonte
(reggente di Eteocle e Polinice)
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