Etruria campana
L'Etruria campana[1] era il territorio controllato direttamente dagli Etruschi nella Campania antica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Strabone ricorda come gli Etruschi, estendendo il loro dominio anche in Campania sino all'Agro Picentino (nel Salernitano), vi avessero fondato ben dodici citt�, replicando il modello della dodecapoli gi� conosciuto nell'Etruria propriamente detta. Fra tutte (Nola, Nocera, Ercolano, Pompei, Sorrento, Marcina, Velcha, Velsu, Irna, Uri, Hyria) Capua avrebbe rivestito un ruolo di particolare rilievo[2].
Gi� a partire dal IX secolo a.C. genti protoetrusche della cultura villanoviana si insediano stabilmente in Campania costruendo villaggi di capanne, particolarmente attorno ai centri di Capua e Pontecagnano. La civilt� etrusca del VII-VI secolo a.C. porta ad una generale etruschizzazione dei villaggi villanoviani, dandovi un assetto urbanistico ed apportandovi un'evoluzione societaria.
Come in patria e nell'Etruria padana essi organizzano il loro dominio campano in una dodecapoli simile a quella in Toscana, di cui facevano parte citt� come Nocera, Capua, Pontecagnano, Salerno, Nola e Acerra, e forse Suessola, Ercolano, Pompei, Sorrento.
La Campania � una terra fertile che, nel corso dei secoli, ha suscitato l'interesse di numerosi popoli, ed � proprio la messa a coltura di nuove terre che spinse in una prima fase i Tirreni alla colonizzazione di questa regione, con particolare interesse verso le due aree pi� fertili: la pianura attorno a Capua e l'Agro Picentino (nel Salernitano), attorno ai fiumi Volturno e Picentino.
La Campania costituiva, inoltre, un naturale punto di passaggio sulle rotte commerciali della Sicilia e del Mediterraneo orientale, per cui il possesso di questa regione garantiva il controllo dell'accesso al mar Tirreno. L'insediamento di coloni greci in Campania fin dall'VIII secolo a.C. (fase pre-coloniale) avvenne con il pieno accordo e sostegno degli etruschi che ne erano motivati dall'importanza economica delle relazioni commerciali con l'oriente ellenico.
A partire dal VII secolo a.C. la colonizzazione etrusca conobbe una seconda fase, caratterizzata dalla preminenza dei traffici commerciali che ne rese floride le citt�, tra cui la pi� prospera ed importante della Campania: Capua.
In questo secolo l'egemonia tirrena si fa sentire in modo determinante in tutto il territorio campano. Nel VI secolo a.C. a Capua, centro principale dell'Etruria campana, compare una nuova compagine sociale, resa pi� omogenea dalla ormai radicata dimensione urbana che si sostituisce alle aristocrazie gentilizie del secolo precedente.
Nel VI-V secolo a.C. l'aumento dell'attivit� produttiva faceva salire la pressione del proletariato[3] in tutte le citt� (etrusche, greche ed anche osche) della Campania. Le aristocrazie etrusche e greche rispettivamente di Capua e Cuma si trovano ad essere naturali alleati gli uni degli altri. Le tensioni politiche interne delle grandi citt� finivano per coinvolgere le �lite dei maggiori centri urbani italici[4] che venivano ad omologarsi con le �lite etrusche e greche[5].
L'arresto generale dell'espansione etrusca cominci� sul finire del VI secolo a.C. e fu seguita dal suo declino nel V secolo a.C. Prima fu Roma a liberarsi dalla supremazia dei Tirreni con la cacciata, verso il 510 a.C., dei Tarquini; poi se ne liberarono i Latini nel 506 a.C. In questo modo, gli avamposti etruschi in Campania rimasero isolati e si indebolirono dopo la sconfitta navale che essi subirono a Cuma nel 474 a.C. (Battaglia di Cuma) ad opera della flotta siceliota siracusana, guidata da Ierone I.
Nel 453 a.C. ancora una flotta siciliana devast�, incontrastata, i porti commerciali dell'Etruria interna; la potenza etrusca era ormai in pieno declino. Di l� a poco l'Etruria campana sarebbe stata definitivamente sopraffatta delle popolazioni Italiche.
Nel 423 a.C. Capua viene conquistata dagli Osci campani[5].
Principali localit�
[modifica | modifica wikitesto]- Capua (Capeva in etrusco, Kapu in osco)
- Nocera (Nuvkrinum Alafaternum in sannita)
- Acerra (Akeru in osco)
- Castel Volturno (in antico Volturnum)
- Pompei
- Ercolano
- Caiazzo (in antico Caiatia)
- Calatia
- Sorrento
- Vietri sul Mare (in antico Marcina[6])
- Nola (in etrusco Hyria e poi ausonico Nuvla)
- Stabiae
- Suessula
- Fratte (in antico Marcina[7] o in alternativa Irna[8])
- Pontecagnano Faiano (in antico Piacentia)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Etruria campana
- ^ Strabone, Geografia, V (Italia), 4.3.
- ^ In buona parte di etnia italica (osca) nei suoi strati pi� bassi sia in citt� che, ancor di pi�, nelle campagne.
- ^ In larga parte Osci ma anche Ausoni ed Aurunci, ora largamente oscanizzati.
- ^ a b Giovanni Pugliese Carratelli, Italia, omnium terrarum alumna, Officine grafiche Garzanti Milano, Garzanti-Schewiller, 19901
- ^ Giovannangelo Camporeale, Gli Etruschi.Storia e civilt�, p. 79
- ^ Carmine Pellegrino, La Campania degli Etruschi, 2013, p.37, ISBN 978-88-905746-7-2
- ^ Giovannangelo Camporeale, Gli Etruschi.Storia e civilt�, 2015, p. 479
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Pugliese Carratelli, Italia, omnium terrarum alumna, Officine grafiche Garzanti Milano, Garzanti-Schewiller, 19901.
- Giovannangelo Camporeale, Gli Etruschi. Storia e civilt�, Quarta edizione, UTET, 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- L'apogeo della signoria etrusca: Capua nell'Et� arcaica e sub-arcaica (VI-V secolo a.C.) Archiviato il 20 maggio 2007 in Internet Archive..
- Siti archeologici etruschi, su spazioinwind.libero.it.
- Mappa delle Dodecapoli etrusche, su albedimare.org.
- Mappa delle zecche nell'antico meridione (in azzurro l'etrusca Kapu), su albedimare.org.