Fatima Zohra del Marocco

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Fatima Zohra del Marocco
Principessa del Marocco
Stemma
Stemma
In carica29 giugno 1929 –
10 agosto 2014
Nome completoarabo: فاطمة الزهراء
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaDâr-al-Makhzen, Rabat, Marocco, 29 giugno 1929
MorteM'diq, Marocco, 10 agosto 2014
Luogo di sepolturaMausoleo di Moulay El Hassan, Rabat, Marocco
DinastiaAlawide
PadreMuhammad V del Marocco
MadreHanila bint Mamoun
ConsorteAli Alaoui
FigliJoumala
Abdallah
Youssef
ReligioneSunnismo

Fatima Zohra del Marocco (in arabo فاطمة الزهراء; Rabat, 29 giugno 1929M'diq, 10 agosto 2014) è stata una principessa marocchina.

Gioventù e matrimonio

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Nacque nel 1929, come unica figlia di Muhammad V e di Lalla Hanila.[1] Ricevette un'educazione privata[2] e moderna.[1]

Il 16 agosto 1961 sposò al palazzo reale di Rabat il cugino Ali Alaoui.[2]

Negli anni '60 si impegnò per i diritti delle donne nel suo Paese e presiedette l'Anno internazionale della Donna a Rabat, dal 13 al 15 dicembre 1974.[1]

Morì la mattina del 10 agosto 2014 e venne tumulata nel Mausoleo di Moulay El Hassan.[1][2]

Fatima Zohra del Marocco e Ali Alaoui ebbero una figlia e due figli:[1]

Titoli e trattamento

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  • 29 giugno 1929 - 10 agosto 2014: Sua Altezza Reale, la principessa Fatima Zohra del Marocco
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Hasan I del Marocco Muhammad IV del Marocco  
 
Safiya bint Maimun al-Alaoui  
Yusuf ben al-Hasan  
Ruqiya al-Amrani ...  
 
...  
Muhammad V del Marocco  
... ...  
 
...  
Yaqut  
... ...  
 
...  
Fatima Zohra del Marocco  
Hasan I del Marocco Muhammad IV del Marocco  
 
Safiya bint Maimun al-Alaoui  
Muhammad al-Mamoun  
Kinza al-Daouia Bel-Abbas al-Daouia  
 
...  
Hanila bint Mamoun  
... ...  
 
...  
...  
... ...  
 
...  
 

Onorificenze marocchine

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Dama di Gran Cordone dell'Ordine del Trono[2] - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c d e (FR) Lalla Fatima Zohra, in lemondefeminin.com. URL consultato il 14 giugno 2023.
  2. ^ a b c d (EN) Christopher Buyers, MOROCCO12, in royalark.net. URL consultato il 14 giugno 2023.

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