Foro (urbanistica)

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Roma, Foro Romano visto da Palazzo Senatorio

Nella storia romana il foro (in latino forum) era la principale piazza, o comunque il pi� importante luogo di pubblico ritrovo, di ogni citt� e di ogni territorio rurale (in zone prive di insediamenti urbani). Presso ciascun foro erano situati molti edifici pubblici e aveva luogo il mercato; le citt� maggiori avevano pi� fori, in ognuno dei quali si teneva uno specifico mercato (del pesce, del vino, dei buoi ecc.). Ogni foro si trovava generalmente all'incrocio delle due strade cittadine principali: il cardine (cardo) e il decumano massimo; nelle zone rurali esso sorgeva in genere all'incrocio tra due strade consolari. Poich� tra gli edifici del foro vi erano anche quelli (basiliche) dove si tenevano le udienze e si discutevano le cause davanti ai magistrati, si � originato il significato moderno, giuridico, di "autorit� competente per territorio".

Toponimi derivati

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Ricostruzione grafica del foro romano di Milano (Mediolanum).

Il termine entra inoltre in numerosi toponimi, indicando il centro politico ed amministrativo di un territorio privo di un centro abitato preesistente. Quasi sempre acquista velocemente vere caratteristiche urbane.

Esempi di citt� nate in questo modo sono:

Caratteristiche

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Il foro era il cuore dell'attivit� politica, amministrativa ed economica romana (come l'agor� lo era per i Greci).

Era una piazza rettangolare, sul cui perimetro si ergevano dei portici. Intorno al foro si trovava la basilica, un'aula colonnata che ospitava il tribunale e la "borsa" romani. Poi c'erano la curia, dove si riuniva il Senato, e il Comitium, la sede dell'assemblea popolare.

A una estremit� sorgeva il tempio di Giove, che rappresentava la replica ideale del tempio di Giove Capitolino: esso simboleggiava la presenza di Roma attraverso il suo Dio pi� potente, come a significare che esso controlli la citt�. Nel foro, infine, erano presenti statue e monumenti dedicati a cittadini illustri. Come leggiamo nel De verborum significatione di Sesto Pompeo Festo, grammatico del II sec. d.C., essendo anche luogo di mercato, il foro era servito da canali di acqua corrente presso i quali usavano trattenersi indigenti e senza-dimora, i quali erano pertanto chiamati 'i canalicoli forensi'. [2]

  1. ^ Scheda del database europeo Archaeologis.
  2. ^ Sesto Pompeo Festo, De verborum significatione. Parte I, pag. 32. Budapest, 1889.

Voci correlate

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