Foxconn

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Foxconn International Holdings Ltd
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StatoTaiwan (bandiera) Taiwan
Borse valori
ISINTW0002317005 e US4380908057
Fondazione1974
Fondata daTerry Gou
Sede principaleNuova Taipei
Controllate
SettoreElettronica
Prodotticomponenti elettrici ed elettronici
Sito webwww.foxconn.com/

Foxconn International Holdings Ltd (cinese tradizionale: 富士康科技集團; cinese semplificato: 富士康科技集团; ) è una azienda multinazionale taiwanese. È la più grande produttrice di componenti elettrici ed elettronici per gli OEM in tutto il mondo[senza fonte], e produce principalmente su contratto ad altre aziende tra le quali Amazon, Apple, Dell, HP, Microsoft, Motorola, Nintendo, Nokia (solo per il mercato cinese), HMD Global, Sony, BlackBerry e Xiaomi.

� stata fondata nel 1974 come produttore di prodotti di plastica (in particolare i connettori) per televisori, da Terry Gou, che resta il suo amministratore delegato. Nel 1980 apre linee di fabbricazione di connettori per personal computer. La societ� ha aperto il suo primo impianto produttivo in Cina nel 1988, una fabbrica di Shenzhen che ora � l'impianto pi� grande, con pi� di 330.000 dipendenti. A partire dal 1994, Foxconn ha acquistato vari centri di sviluppo negli Stati Uniti d'America e in Giappone.

Dal 2009 la Foxconn � stata spesso tristemente citata sulle pagine di cronaca a causa di una serie di suicidi che hanno coinvolto i suoi dipendenti. Dall'inizio del 2010 ci sono stati 11 suicidi (quasi tutti compiuti gettandosi dai piani alti del palazzo in cui ha sede la societ�), 2 tentativi falliti e 16 suicidi sventati fra gli impiegati dell'azienda taiwanese che ha alle sue dipendenze oltre un milione di lavoratori. � il pi� alto numero di suicidi in un'azienda, causato dallo stress da iperlavoro e dalle cattive condizioni per i lavoratori. Per far fronte a tali problematiche la societ� si � anche rivolta al supporto di monaci buddisti.[1][2][3]

Nel 2021 presenta il proprio marchio automobilistico Foxtron dedicato ai veicoli elettrici, con un crossover ed una berlina disegnata da Pininfarina[4].

Impianti produttivi

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Foxconn ha impianti produttivi in Asia, Europa e America Latina, dove assembla circa il 40 percento dei prodotti di elettronica di consumo del mondo.[5]

Lavoratori in una fabbrica Foxconn a Shenzhen

Foxconn ha 13 impianti in nove citt� cinesi, il numero pi� alto rispetto a qualunque altro paese. La pi� grande fabbrica al mondo della Foxconn si trova a Longhua, Shenzhen, dove centinaia di migliaia di lavoratori (diverse fonti indicano 230 000,[5] 300 000[6] e 450 000[7]) che sono impiegati nel Longhua Science & Technology Park: un campus[8] alle volte chiamato "Foxconn City"[9] o "iPhone City".[10]

Questo campus copre circa 3 chilometri quadrati,[11] e include 15 fabbriche,[9] dormitori per i dipendenti, una piscina,[12] una caserma dei pompieri,[8] un network televisivo (Foxconn TV)[8] e un centro commerciale completo di alimentari, banca, ristorante, libreria e ospedale.[8]

L'azienda ha fatto installare delle reti antisuicidi, perch� troppi operai si sono lanciati dalla finestra per lo stress dovuto ai turni di lavoro massacranti.[13][14] Nel 2016 Foxconn ha sostituito 60.000 dei 110.000 operai con dei robot in una delle sue fabbriche cinesi.[15]

Una fabbrica Foxconn in Repubblica Ceca

Foxconn ha fabbriche in Slovacchia e in Repubblica Ceca.

A partire dal 2011, Foxconn ha una fabbrica nello stato di Johor,[16] a Kulaijaya, dove sta sviluppando un parco industriale che includer� 4 stabilimenti.[17]

Foxconn ha un impianto a San Jer�nimo nello stato di Chihuahua dove assembla computer[18] e due impianti a Ju�rez una ex base di produzione di cellulari Motorola,[19] e una fabbrica di set-top box acquisita da Cisco Systems.[20] Nel paese inoltre la Foxconn produce televisori LCD.[21]

� il produttore di iPod, iPhone, iPad[22], PlayStation 2, PlayStation 3, PlayStation 5[23][24][25], PlayStation 4, PlayStation Vita, Wii[26], Nintendo 3DS, Xbox 360[27], Amazon Kindle[28], Televisori LCD Sony Bravia[29][30][31].

  1. ^ Cina, suicidi in fabbrica iPad, su tgcom.mediaset.it. URL consultato il 21 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2010).
  2. ^ Cina, quella fabbrica è un inferno, su punto-informatico.it.
  3. ^ Monaci buddisti anti-suicidi a Foxconn, su ilsole24ore.com.
  4. ^ Foxconn dagli iPhone alla produzione di auto elettriche Foxtron, su Quotidiano Motori, 19 ottobre 2021. URL consultato il 24 ottobre 2021.
  5. ^ a b Charles Duhigg e Keith Bradsher, How the U.S. Lost Out on iPhone Work, in New York Times, 21 gennaio 2012. URL consultato il 24 gennaio 2012.
  6. ^ (EN) David Sarno, Firm shaken by suicides, su Los Angeles Times, 26 maggio 2010. URL consultato il 24 novembre 2023.
  7. ^ Foxcon Plans To Increase China Workforce to 1.3 Million, Focus Taiwan News Channel, 19 agosto 2010. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2011).
  8. ^ a b c d (EN) Jason Dean, The Forbidden City of Terry Gou, in Wall Street Journal, 12 agosto 2007. URL consultato il 24 novembre 2023.
  9. ^ a b Light and death, in The Economist. URL consultato il 24 novembre 2023.
  10. ^ * "iPod City: Apple Criticized for Factory Conditions".. arstechnica.com. 2006-06-12.
  11. ^ (EN) Businessweek - Bloomberg, su Bloomberg.com, 2 novembre 2023. URL consultato il 24 novembre 2023.
  12. ^ Apple, Dell, and HP comment on suicides as Foxconn CEO shows off the pool, su engadget.com, Engadget. URL consultato il 10 febbraio 2012.
  13. ^ Il lato oscuro degli iPhone: così nascono nella Foxconn, la fabbrica-carcere, su Tech Fanpage. URL consultato il 19 luglio 2021.
  14. ^ (EN) The poetry and brief life of a Foxconn worker: Xu Lizhi (1990-2014), su libcom.org. URL consultato il 19 luglio 2021.
  15. ^ Foxconn e l'invasione dei robot, su punto-informatico.it. URL consultato il 24 novembre 2023.
  16. ^ (ZH) 柔古来富士康集团 低调办非正式剪彩, MCIL Multimedia Sdn Bhd, 09-27-2011. URL consultato il 02-16-2012 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
  17. ^ (MS) Abdul Aziz Oleh Mahanum, Hon Hai cadang bina 4 kilang di Malaysia, The New Straits Times Press (Malaysia), 3 settembre 2011. URL consultato il 02-16-2012 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011).
  18. ^ Foxconn spinoff effect has Santa Teresa flourishing, su www.bizjournals.com, 9 dicembre 2011. URL consultato il 10 maggio 2024.
  19. ^ , "Foxconn: Arson at Mexico Plant Work of Angry Ex-Employee" (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).. PC World. 2010-02-22.
  20. ^ Citigroup likes Hon Hai’s purchase of set-top box plant - Taipei Times, su taipeitimes.com, 20 luglio 2011. URL consultato il 24 novembre 2023.
  21. ^ (EN) Foxconn denies plans to acquire Sony LCD TV factory in Spain, su DIGITIMES, 9 luglio 2010. URL consultato il 24 novembre 2023.
  22. ^ gabrico, Foxconn: 400.000 nuovi dipendenti per la produzione di iPhone, iPad e iPod, su PianetaCellulare.it, 23 agosto 2010. URL consultato il 24 novembre 2023.
  23. ^ news.softpedia.com.
  24. ^ (EN) Sony to use Asustek, Foxconn for PS3 manufacture, su TechSpot, 23 ottobre 2006. URL consultato il 24 novembre 2023.
  25. ^ dailytech.com (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2012).
  26. ^ (EN) support_somo, Suicides at Foxconn's in China, an appalling showcase for the global electronics industry, su GoodElectronics, 1º giugno 2010. URL consultato il 24 novembre 2023.
  27. ^ xbox-scene.com (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2010).
  28. ^ (EN) Dan Nystedt, Kindle screen maker will increase capacity to meet demand, in Computerworld.com, 28 luglio 2010. URL consultato il 7 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
  29. ^ tomshw.ir, su tomshw.it. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2010).
  30. ^ Sony vende a Foxconn le fabbriche TV europee, su DDay.it. URL consultato il 24 novembre 2023.
  31. ^ pianetatech.it. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2010).
  • Pun N., Lu H., Shen Y., Guo Y., 2012, Nella fabbrica globale.Vite al lavoro e resistenze operaie nei laboratori della Foxconn, Verona, 2015, Ombre Corte.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN4717152988208912790001 · ISNI (EN0000 0004 0385 8985 · J9U (ENHE987007352794205171