Grimorio

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Una ristampa del 1760 del Grimorio di papa Onorio III.

Un grimorio � un libro di magia. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo. Contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni pratiche per creare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entit� soprannaturali e fabbricare talismani.[1]

Una delle possibili spiegazioni sull'origine della parola "grimorio" viene fatta derivare dal francese antico gramaire, parola avente la stessa radice di �grammatica� e �glamour�.[2] Questo forse perch�, verso la fine del Medioevo, le grammatiche latine (libri sulla sintassi e sulla pronuncia latina) erano il fondamento degli studi scolastici e dell'educazione universitaria, controllata dalla Chiesa cattolica e, per la maggioranza analfabeta della popolazione, tutti gli altri libri erano considerati di stregoneria. Il termine �grammatica� denotava inoltre, sia presso letterati che analfabeti, un libro contenente istruzioni.

Motivo per un amuleto proveniente dal grimorio La Gallina Nera. Ricamato su raso nero, recita Nades, Suradis, Maniner; pronunciando queste parole si suppone che appaia un djinn. Dicendo Sader, Prostas, Solaster il djinn sar� obbligato a trovare il vero amore a chi lo ha evocato. Dicendo Mammes, Laher l'amore pu� essere sciolto.

Grimori storici

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Alcuni grimori degni di nota, tramandati nell'ambito della storia occidentale, sono:

Una pagina contenente molti sigilli magici dal Sefer Raziel HaMalakh (Libro di Raziel l'angelo)

Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i grimori citati, fin dal XIX secolo vengono messi in commercio dei falsi o delle edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari).

Uomo inciso nel pentagramma, da De Occulta Philosophia di Agrippa von Nettesheim. I segni sul perimetro sono simboli astrologici dei pianeti.

Verso la fine del XIX secolo molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperati da organizzazioni esoteriche pseudo-massoniche quali l'Hermetic Order of the Golden Dawn e l'Ordo Templi Orientis. Aleister Crowley, uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, funse poi da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi wicca, satanismo e la magia del caos.

Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello pseudobiblium inventato da Howard Phillips Lovecraft, ispirato dalla mitologia sumera e dall'Ars Goetia, una sezione del Lemegeton che riguarda le invocazioni demoniache. Come esplicitamente indicato dallo stesso Lovecraft in molte delle sue lettere, il Necronomicon è una sua invenzione e non è mai esistito.

Anche il manoscritto Voynich potrebbe essere un grimorio, anche se il suo contenuto non è mai stato decifrato e potrebbe anche essere un falso storico.

Si conoscono anche libri di incantesimi più antichi, chiamati anche «papiri magici», e chiamati alcune volte «grimori» dagli studiosi contemporanei. La maggior parte di questi è stata recuperata tra le sabbie dell'Egitto ed è scritta in greco antico o in egizio demotico.[13]

  1. ^ Jörg Sabellicus, Magia pratica, vol. IV, pag. 29, Mediterranee, 2001.
  2. ^ Etimologia di "Grimorio", su unaparolaalgiorno.it.
  3. ^ David Fox, La isla de los pájaros, Caligrama, 2019.
  4. ^ Trad. it.: Enchiridion: il manuale magico di papa Leone III, Fanucci, 1981.
  5. ^ Mariano Bizzarri, Francesco Scurria, Sulle tracce del Graal, pag. 138, Roma, Mediterranee, 1996.
  6. ^ Trad. it.: Il Libro della magia sacra del mago Abra-Melin, così come è stato tramandato da Abraham l'Ebreo a suo figlio Lamech, Roma, Mediterranee, 1981.
  7. ^ Maaike Van der Lugt, "Abominable Mixtures": The Liber vaccae in the Medieval West, or The Dangers and Attractions of Natural Magic, in "Traditio", vol. LXIV, pp. 229-277, Cambridge University Press (2009).
  8. ^ Jörg Sabellicus, Il grimorio di papa Onorio. Le evocazioni diaboliche, trad. it., Hermes Edizioni, 1984.
  9. ^ Pubblicato come Henrici Cornelii Agrippae liber quartus de occulta philosophia, seu de cerimoniis magicis. Cui accesserunt, Elementa magica Petri de Abano, philosophi, Marburgo, 1559.
  10. ^ Richard Cavendish, La magia nera, vol. I, pag. 165, Roma, Mediterranee, 1991.
  11. ^ Lemegeton Clavicula Salomonis. The Lesser Key of Solomon, detailing the Ceremonial Art of Commanding Spirits Both Good and Evil, a cura di Joseph H. Peterson, Weiser Books Maine, 2001, pp. XI–XVII.
  12. ^ David Pingree, Some of the Sources of the Ghāyat al-hakīm, in «Journal of the Warburg and Courtauld Institutes», vol. XLIII, pag. 2, Warburg Institute (1980). Cfr. anche: Willy Hartner, Notes On Picatrix, in «Isis», vol. LVI, n. 4, pag. 438, Winter (1965).
  13. ^ René Lachaud, Magia e iniziazione nell'Egitto dei faraoni. L'universo dei simboli e degli Dèi. Spazio, tempo, magia e medicina, pp. 63-67, Roma, Mediterranee, 1997.

Voci correlate

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