Montano Lucino
Montano Lucino comune | |
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Il centro di Montano con, sullo sfondo, il massiccio del Monte Rosa | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Como |
Amministrazione | |
Sindaco | Alberto Introzzi (lista civica Insieme per Montano Lucino) dal 27-5-2019 (2º mandato) |
Territorio | |
Coordinate | 45°47′N 9°03′E |
Altitudine | 400 m s.l.m. |
Superficie | 5,22 km² |
Abitanti | 5 400[1] (31-10-2023) |
Densità | 1 034,48 ab./km² |
Frazioni | Arcissa, Casarico, Cantalupo, Cima, Crignola, Dosso, Grisonno, La Cà, Lovesana, Lucinasco, Lucino al basso, Mezzomanico, Lucino al Monte, Montano, Trivino, Vitello |
Comuni confinanti | Como, Colverde, Grandate, San Fermo della Battaglia, Villa Guardia |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 22070 |
Prefisso | 031 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 013154 |
Cod. catastale | F427 |
Targa | CO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 540 GG[3] |
Nome abitanti | lucinesi (nella frazione di Lucino) |
Patrono | san Giorgio (Lucino), sant'Andrea (Montano) |
Giorno festivo | 23 aprile (san Giorgio), 30 novembre (sant'Andrea) |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Montano Lucino nella provincia di Como | |
Sito istituzionale | |
Montano Lucino (Muntàn e Lüscìn in dialetto comasco, AFI: /muŋˈtaŋ/ e /lyˈʃiŋ/) è un comune italiano di 5 400 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Si ritiene che entrambi i termini che compongono l'attuale toponimo siano di epoca romana: Montano deriverebbe da montanus ("montuoso")[4][5], e Lucino da lucinus (lucus, bosco sacro)[4][5] o dal nome di persona Licinio[5]. In un'opera di Cesare Cantù, il territorio lucinese era indicato con il toponimo "Caneda"[5].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]È opinione diffusa che il primo villaggio neolitico del comasco (3500 a.C.) sia situabile nel territorio di Montano Lucino.[4][5] A questo periodo risalgono infatti alcuni pezzi di vasellame rinvenuti sul territorio,[5] oltre ad alcune selci ancor più anteriori di circa 1500 anni[5].
In età comunale, Lucino, che disponeva di una rocca di origine gallica, parteggiava per i comaschi contro Milano[5]. La fortezza, probabilmente collocata laddove oggi si trova la cosiddetta Curt dei Vincenzitt[5], fu rasa al suolo nel 1242[6] dai milanesi, venuti in possesso della rocca a seguito del tradimento di un certo Arialdo Advocato[5].
Gli annessi agli Statuti di Como del 1335 riportano i "comunia locorum de Montano de Trevino" e il "comune loci de Lucino" tra i comuni che, all'interno della pieve di Fino, avevano il compito di garantire la manutenzione di alcune strade, rispettivamente:
- la “stratam de Cardevio a platea que est ad domos quondam Alberti Zanforgi usque ad Sassum de Cardevio” per la comunita di Montano e Trivino;[7]
- la “stratam a stricta que est prope domos de Breda a manu dextra eundo versus Torrigiam usque ad strictam Bevulcham" per il comune di Lucino.[8]
Sempre nella stessa pieve, nel 1751 il comune di Montano aveva già giurisdizione sui cassinaggi di Vetello, Grisono, Grignola, Lucivosco, Cantalupo, Trivino e Dasso, mentre il comune di Lucino su quelli di “Lucino al Monte”, Arcisà, “Cassina La Cà” e “Cimiee”.[7][8] In particolare, l'aggregazione a Lucino della Cassina de Scimiè (che risultava dipendere da Lucino solo per quanto concerneva gli aspetti religiosi[8]) avvenne proprio in quell'anno, al termine di un lungo periodo (iniziato non dopo il 1652) in cui la terra di "Cimerio" aveva costituito un comune autonomo della pieve di Fino.[9]
Nello stesso periodo, i due comuni di Montano e di Lucino risultano già essersi redenti dall'infeudazione ma ancora soggetti al pagamento quindecennale relativo al riscatto.[7][8]
Tra il 1756 e il 1757 Montano venne definitivamente a comprendere anche il territorio della "Cassina de Casarigo" (anch'essa libera dall'infeudazione, nonostante nel 1652 figurasse, come Cassarica, tra le terre plebane messe all'asta dal governo spagnolo dello Stato di Milano[10]), che poco tempo prima era stata aggregata al comune di Gironico al Monte dopo aver costituito una piccola entità comunale nella pieve di Uggiate già nel XVI secolo.[11] Ciononostante, dai registri parrocchiali di Maccio (da cui Casarico risulta tuttora dipendere dal punto di vista religioso) emerge come, alla fine del XVI secolo, il territorio di Casarico ricadesse entro i confini parrocchiali e comunali maccesi[12].
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del Regno d'Italia napoleonico datato 1807 sancì per il comune di Montano l'aggregazione a Gironico,[13] mentre per quello di Lucino l'incorporazione a Como.[14] Le decisioni napoleoniche non sopravvissero alla Restaurazione, che comportò la ricostituzione di Montano e di Lucino come due entità comunali autonome.[15][16]
In seguito all'unità d'Italia, nel 1863 il comune di Montano cambiò la sua denominazione in "Montano Comasco" (R.D. 28 giugno 1863, n.1.426).[17]
Nel 1928 Montano Comasco e Lucino vennero uniti in un unico comune chiamato "Montano Lucino" (R.D. 26 aprile 1928, n. 1086).[17]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 29 agosto 1974.[18]
«D'argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, murato e chiuso di nero, fondato su di una montagna di verde, accompagnato in capo da una ruota d'acciaio, dentata di dodici, addestrata da una spiga di grano al naturale e sinistrata da un grappolo d'uva di nero, stelato e pampinoso di due di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di verde.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Villa Olginati
[modifica | modifica wikitesto]Villa Olginati fu costruita dall'omonima famiglia nella frazione di Lucinasco nella seconda metà del XVIII secolo.[19][20][21] Circa un secolo più tardi, la villa fu oggetto di importanti rimaneggiamenti, realizzati su commissione di Luigi Olginati.[21] Su volontà di Carlotta Olginati, ultima erede della famiglia, nel 1931 la struttura fu riadattata a orfanotrofio.[19][21] Ulteriori ristrutturazioni si registrarono nel 1967[19] e comportarono, in particolare, un ampliamento dell'ala ovest[21].
La villa si presenta come un edificio con pianta a "U" aperta verso il cortile sud, sul quale si affaccia un porticato realizzato nel corso degli interventi commissionati da Luigi Olginati. La facciata ovest lascia trasparire i volumi dell'antica cappella gentilizia, nella quale si conservano dipinti di Panfilo Nuvolone e degli allievi di Tintoretto, oltre a un paliotto in scagliola riconducibili a maestranze provenienti dalla Valtellina.[21]
Villa Gonzaga
[modifica | modifica wikitesto]Grisonno ospita i ruderi di Villa Gonzaga (XII secolo),[22] ancora attestata nel catasto teresiano del 1722[19] e immersa in un parco di 30 ettari[5].
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Tatti, a Montano,[19] costruita tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo[5]
- Villa Carabba Tettamanti[19] (XVIII-XIX secolo), a Montano[23]
- Villa Luzzani[19]
- Complesso rurale di Casarico, fondato presumibilmente dai benedettini che si erano insediati nella vicina localit� Castello di Lurate.[24]
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Sant'Andrea
[modifica | modifica wikitesto]Situata nella frazione di Montano, la chiesa di Sant'Andrea, oggetto di importanti ristrutturazioni negli anni 1948-1950[25][26], era gi� citata come chiesa parrocchiale negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo[27]. Le origini della chiesa sono infatti precedenti al Cinquecento[5].
Chiesa di San Giorgio
[modifica | modifica wikitesto]Situata nella frazione di Lucino, anche la chiesa di San Giorgio era stata originariamente edificata prima del Cinquecento[5] ed � ricordata negli atti delle visite pastorali del XVI secolo[28]. Ricostruita nel 1674,[29] quindici anni dopo fu interessata da nuovi interventi di abbellimento. Nel 1842 la chiesa venne ulteriormente ampliata e fu realizzata la nuova facciata.
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Santuario della Madonna delle Grazie, costruito a Lucino intorno al 1665[30]
- Ex Collegiata di S. Maria, ora sconsacrata di propriet� della famiglia Avogadro. Era la chiesa di cui abbiamo la testimonianza storica scritta pi� antica, la sua fondazione � precedente al 1295, risulta dai resoconti della decima papale indetta da Bonifacio VIII per il triennio 1295-98, in cui si cita la chiesa di S. Maria come collegiata con tre preti[31]
- Oratorio di Villa Olginati, intitolato alla Vergine Assunta[19]
- Cappella del cimitero di Montano, decorata da vetrate di Alfonso Salardi[5]
Societ�
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Demografia pre-unitaria
[modifica | modifica wikitesto]- 1751: 240 abitanti a Montano, 250 a Lucino, 15 a Cassina di Scim� e 38 a Casarico[7][8][9][11]
- 1771: 253 abitanti a Montano e 399 a Lucino[32][33]
- 1799: 263 abitanti a Montano e 408 a Lucino[13][14]
- 1805: 256 abitanti a Montano e 433 a Lucino[13][14]
- 1853: 553 abitanti a Montano e 601 a Lucino[15][16]
Demografia post-unitaria
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[34]
Istituzioni, enti e associazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nome | Ambito |
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Associazione Combattenti e Reduci sez. di Lucino | Cultura |
Associazione Combattenti e Reduci sez. di Montano | Cultura |
Ass. Naz. Alpini - Sez. di Como - Gruppo di Montano Lucino | Tempo Libero |
Gruppo Folcloristico di Montano Lucino | Cultura / Manifestazioni |
G.E.S.C. - Gruppo Ecologico Studenti Comaschi ONLUS | Ambiente / Protezione Civile |
Il Focolare | Tempo Libero |
Polisportiva Aurora | Sport |
Associazione Volontari | Servizi sociali |
Istituto Comprensivo "Don Carlo San Martino - Villa Olginati" | Istruzione |
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Fiera Zootecnica Settembrina
Dal 1978 si svolge questa fiera organizzata dal "Gruppo Folcloristico di Montano Lucino" in collaborazione con l'Amministrazione Comunale. La pi� importante tra le manifestazioni del paese, per tradizione inizia il 3� sabato del mese di settembre e si conclude dopo 3 giorni, il luned�. La manifestazione � atta alla promozione del mondo zootecnico ed agricolo, con rassegne di cavalli, bovini da allevamento e da macello. Durante tutta la durata � possibile gustare piatti e prodotti tipici della tradizione lombarda. Sono inoltre presenti bancarelle e spettacoli folcloristici con majorette e gruppi musicali.
- Sagra del Pizzocchero
Una sagra di giovane et� che ha preso subito piede. Si svolge nel mese di maggio, ha durata di due giorni. Vengono proposti tipici prodotti valtellinesi, accompagnati da intrattenimento musicale nelle ore serali.
- Sagra del Pesce
La pi� recente delle manifestazioni del paese. Si svolge nel mese di giugno, ha durata di due giorni. Vengono proposti piatti tipici a base di pesce di lago (misultin, pesce di lago in carpione, alborelle) e classici piatti della tradizione italiana, come fritto misto e pasta allo scoglio. La festa � accompagnata da intrattenimento musicale serale.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Attraversata dalla via Varesina, (Strada statale 342 Briantea), fra il 1910 e il 1955 la localit� era servita da una fermata posta lungo la Tranvia Como-Appiano Gentile-Mozzate[35]. La linea Asf Autolinee C71 collega Montano Lucino a Como[36],mentre la linea C70 collega lucino a Como.[37]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ a b c La Storia, su comune.montanolucino.co.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Borghese, pp. 314-315.
- ^ Majocchi, p. 50.
- ^ a b c d Comune di Montano, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b c d e Comune di Lucino, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Cassina di Scimè, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Mancini, p. 17
- ^ a b Comune di Casarico, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Majocchi, p. 27.
- ^ a b c Comune di Montano, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b c Comune di Lucino, 1798 - 1808 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Montano, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Lucino, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b Comune di Montano Comasco, 1859 - 1928 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Montano Lucino, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ a b c d e f g h Comune di Montano Lucino - Provincia di Como, su comune.montanolucino.co.it. URL consultato il 19 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2015).
- ^ Villa Olginati - complesso, Via al Monte, 11 - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ a b c d e Langè, p. 295.
- ^ Villa Gonzaga (resti), Via Grisonno - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Villa Carabba, Via Giuseppe Garibaldi - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Majocchi, p. 26.
- ^ Chiesa di S. Andrea - complesso, Via Giuseppe Garibaldi - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ La nostra storia – Parrocchia Sant'Andrea Apostolo, su parrocchiamontano.it. URL consultato il 12 dicembre 2021.
- ^ SIUSA - Parrocchia di S. Andrea in Montano di Montano Lucino, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
- ^ SIUSA - Parrocchia di S. Giorgio in Lucino di Montano Lucino, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
- ^ Chiesa di S. Giorgio, Via San Giorgio - Montano Lucino (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 28 dicembre 2019.
- ^ cfr. Visita pastorale Torriani del 1669
- ^ Studi e testi 324- Rationes Decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV - LOMBARDIA ET PEDEMONTIUM - a cura di M. Rosada - Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana - 1990
- ^ Comune di Montano, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Comune di Lucino, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 9 maggio 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Francesco Ogliari, Como nella scienza e nei trasporti, TIBB, Edizione speciale fuori commercio, Milano, novembre 1987.
- ^ Schema C71 Como Maccio, su asfautolinee.it. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
- ^ Scheda C70 Appiano Como, su asfautolinee.it. URL consultato il 26 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Santino Lang�, Ville delle province di Como, Sondrio e Varese, a cura di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Vol. Lombardia 2, Milano, Edizioni SISAR, 1968.
- Annalisa Borghese, Montano Lucino, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, pp. 314-315.
- Ivo Mancini e Giorgio Castiglioni, La comunit� di Drezzo nei secoli, Como, Edizioni New Press, 2009.
- Luigi Majocchi, MACCIO Scorci di vita parrocchiale e paesana, a cura di Parrocchia S. Maria Assunta - Maccio di Villa Guardia, Veniano, Laboratorio Grafico Veniano, 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Montano Lucino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.montanolucino.co.it.
- Montano Lucino, su sapere.it, De Agostini.