Otturatore (armi)

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L'otturatore � quella parte di qualsiasi arma da fuoco a retrocarica, che serve per chiudere la culatta e resistere alla forza di espansione dei gas nello sparo.

Con l'invenzione dell'arma da fuoco venne subito anche l'idea del caricamento dalla culatta, sembra che i primi tentativi dell'applicazione della polvere per uso di guerra siano iniziati col caricamento dalla culatta. L'avancarica sarebbe venuta subito dopo, poich� pi� pratica, dato lo stato rudimentale della meccanica di quei tempi, che trovava pi� facile fabbricare una canna chiusa ermeticamente da una parte, che non costruire un congegno per chiuderla a volont�.

Otturatore di un Karabiner 98 Kurz

Gli otturatori antichi dei cannoni si possono ridurre a tre sistemi:

  1. quello vero e proprio che consisteva in una specie di tappo chiudente la canna dalla parte ove era messa la carica, per tenerlo a posto vi erano vari modi, con legature e con cunei;
  2. l'otturatore consisteva in una camera o tubo chiuso da una parte, entro il quale si mettevano carica e proiettile, e poi lo si assestava ben premuto contro la culatta aperta della canna, la quale all'atto dello sparo riceveva la pallottola e la indirizzava al segno;
  3. consisteva in una specie di coperchio metallico, chiudente un'apertura praticata superiormente e longitudinalmente presso la culatta della canna, entro questa apertura si metteva la carica, poi, sopra, il coperchio otturatore, e infine lo si legava o fissava fortemente, in modo che non avesse da aprirsi all'atto dello sparo.

Tutti questi sistemi, per la scarsa abilit� costruttrice di quei tempi, erano pericolosi, lasciando sfuggire i gas e rendevano lento il tiro e non permettevano la costruzione dell'arma da fuoco portatile. Si comprende quindi che fossero abbandonati, e si sia preferito il caricamento ad avancarica, eliminando pressoch� completamente tutti gli inconvenienti dell'altro sistema.

Col perfezionarsi della meccanica, si impose il caricamento dalla culatta, e per le artiglierie sorsero tre sistemi di otturatori:

  • a cuneo, dove l'otturatore a cuneo scorre normalmente all'asse della canna
  • a vite o vitone, dove si avvita longitudinalmente all'asse della canna.
  • a tiro rapido a blocco, dove viene manovrato a mezzo di una leva e pu� muovere lateralmente, in alto, in basso, e indietro, a seconda del sistema, il quale contiene generalmente in s� il congegno di percussione e quello di scatto

Per le armi da fuoco portatili, sorsero gli otturatori:

  • a blocco, sono un blocco di metallo che chiude (in vario modo a seconda del sistema di blocco) la culatta dell'arma
  • a tabacchiera, sono cos� chiamati perch� chiudono la camera a mezzo di una specie di coperchio che si apre superiormente alla canna
  • a camera, hanno in s� la camera per la carica, si aprono a cerniera (avanti e indietro) per poterli caricare e poi vengono riabbattuti per lo sparo
  • a cilindro, sono di due specie, o solamente scorrevoli lungo l'asse della canna, o scorrevoli e girevoli

Di tutte queste specie di otturatori, quelli a tabacchiera ed a camera non ebbero fortuna, rimasero quelli a blocco e a cilindro. I primi furono abbandonati al termine del Primo conflitto mondiale, perch� troppo deboli, quelli a cilindro, furono preferiti del tipo scorrevole e girevole.

Nelle armi semiautomatiche o automatiche l'otturatore pu� funzionare a otturatore aperto o chiuso. Nel primo caso, l'arma mantiene l'otturatore e altre parti all'indietro fino allo sparo, quando prende un colpo dal caricatore e lo camera, e dopo lo sparo ritorna alla posizione aperta. L'otturatore chiuso tiene indietreggiato solo il percussore mantenendo l'otturatore chiuso sulla camera da scoppio. Il vantaggio dell'otturatore aperto � la maggior semplicit� di produzione, in quanto il percussore � fissato all'otturatore, e l'arma ha un miglior raffreddamento diminuendo il rischio di sparo involontario, e per questo � pi� spesso usato per le armi automatiche. Gli svantaggi sono una maggior instabilit� dell'arma, maggior pericolo di sparo per caduta accidentale, maggior entrata di sporco nell'arma ed una pi� difficile sincronizzazione per lo sparo attraverso un'elica traente (sulla parte frontale dell'aereo). Per l'otturatore chiuso vi � un minor numero di parti in movimento prima dello sparo e la cartuccia sta pi� saldamente nella camera di scoppio, migliorando l'accuratezza, soprattutto per armi semiautomatiche, minor ritardo tra la trazione sul grilletto e lo sparo, minor rumore di caricamento per le armi silenziate ed un minor quantitativo di sporco che entra nell'arma. Gli svantaggi sono un maggior surriscaldamento ed una produzione pi� complessa e costosa. In molte armi da fuoco automatiche e semiautomatiche l'otturatore rimane in posizione arretrata una volta terminati i colpi, anche se ci� non accade per tutte le armi.

  • Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico. Gianrodolfo Rotasso. L'armamento dell'Esercito Piemontese negli anni della restaurazione. Studi-Storico-Militari, Roma, 1986;
  • Stato Maggiore Esercito - Ufficio Storico. Gianrodolfo Rotasso-Maurizio Ruffo. L'armamento individuale dell'Esercito Italiano, Stabilimento Grafico, Militare, Gaeta, 1985

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