Coordinate: 37°28′13.55″N 13°56′51.26″E

Sito archeologico di Vassallaggi

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Vassallaggi
CiviltàCultura di Castelluccio, greca
EpocaXVIII-V secolo a.C.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
ComuneSan Cataldo
Altitudine704 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie7 000 
Amministrazione
Sito webwww.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=164&IdSito=25
Mappa di localizzazione
Map

Il sito archeologico di Vassallaggi è stato un sito preistorico dell'età del bronzo, posto sull'omonima altura, che ha avuto un successivo grande sviluppo dopo il VII secolo a.C. diventando un phrourion.

Localizzazione

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Il sito si trova nel territorio comunale di San Cataldo (nel nisseno), nella media valle del Salso, a 704 m s.l.m.. Localizzato in contrada Roccella, esso costituisce una posizione strategica, cerniera per i collegamenti tra le coste meridionali e settentrionali dell'isola. Ha un orientamento NE-SO e corre parallelo alla SS 122 San Cataldo-Serradifalco.

Il sito archeologico si � sviluppato nel tempo in cinque collinette vicine tra loro; esso rappresenta un importante esempio di insediamento greco del centro Sicilia, ellenizzato da coloni greci-rodio-cretesi. Il sito occupa una posizione strategica che controlla la valle del fiume Salso centrale e dell'alto fiume Platani.[1]

Il sito, conosciuto gi� dal XIX secolo, solo a partire dal 1905 venne fatto oggetto di campagne di scavi, che fino agli anni sessanta hanno dato brillanti risultati con il rinvenimento di considerevoli tracce di presenza umana a partire dall'Et� del bronzo fino ai primi secoli della cristianit�. Resti di mura, case, tracciati urbani, tombe e luoghi di culto rimangono a testimonianza di un fiorente passato e numerosissimi manufatti, alcuni dei quali perfettamente conservati, oggi sono esposti in diversi musei della Sicilia.

Pianta del muro di fortificazione

Storicamente il sito ha avuto uno sviluppo durante l'et� del Bronzo Antico (XVIII-XIV secolo a.C.), della quale ci rimangono alcune tombe a grotticella del periodo del castelluccio ed una capanna circolare con suppellettili poste sulla II collina che guarda San Cataldo. Anche se il sito originario � stato alterato da successivi insediamenti.

I pi� antichi abitanti di Vassallaggi, furono presumibilmente i Sicani della primissima Et� del bronzo, presenza testimoniata da ceramiche rosse dipinte con motivi geometrici del II millennio a.C. Tombe a forno tipiche di quelle popolazioni sono state rinvenute nelle vicinanze.

Durante la media e tarda et� del bronzo il sito non ha mostrato reperti di fatto queste colline vennero del tutto abbandonate; ci� � spiegabile con fenomeni emigrativi verso il mare (et� del bronzo medio) e successivamente con la ricerca di siti pi� facilmente difendibili dai sopravvenienti siculi (et� del bronzo tardo). Pertanto il sito ha avuto una pausa di circa 700 anni, prima di insediamenti di cultura sicana indigena che si svilupparono a partire dal VIII a. C. occupando l'area compresa tra il Salso e il Platani.

Furono abitate nuovamente durante l'Et� del ferro fino alla colonizzazione ellenica a partire dal V secolo a.C., periodo che vide il villaggio fortificarsi e svilupparsi nell'orbita dell'antica Akragas (Agrigento).

Mappa della necropoli di Vassallaggi

Con la fondazione della citt� di Gela, potentissima colonia dorica fondata nel VII secolo a.C., ha inizio un periodo di espansione dei popoli di origine ellenica che porter� alla colonizzazione dell'intero centro Sicilia, utilizzando la naturale via dell'Hymera, antico nome del fiume Salso. L'espansione verso l'interno della Sicilia si pu� spiegare con l'esigenza di alleggerire la pressione demografica delle polis greche dalla madrepatria prima e poi delle colonie. Dalla necessit� di aumentare la produzione agricola e dalla necessit� di reperire nuovi sbocchi commerciali per la produzione artigianale.

Il sito di Vassallaggi, tuttavia, dalle prove conosciute sar� oggetto di conquista e colonizzazione solo successivamente ad opera di popoli greci di origine Agrigentina a partire dal VI secolo a.C., contrariamente ai siti viciniori di Sabucina, Capodarso e Gibil Gabib che invece furono oggetto di colonizzazione di popolazioni provenienti da Gela, portatori dello stile dei manufatti vascolari di tipo protocorinzio, mai rinvenuti a Vassallaggi.[2]

A questo periodo vengono attribuiti i rinvenimenti pi� importanti nella ricca necropoli, sia per quantit� che per stato di conservazione: sarcofagi in ceramica uno dei quali in perfetto stato di conservazione, vasi di fabbricazione locale, corredi di vasi provenienti da altre zone elleniche; coltelli, lance, strigli in bronzo, monete. � di questo periodo la costruzione di un tempio per il culto di divinit� femminili.

La mancanza di prove concrete, iscrizioni e monete coniate sul luogo, rende difficile l'attribuzione di un nome certo a quella che appare come una prospera citt�. Si ipotizza possa essere Motyon, primo centro fortificato della zona dell'agrigentino. La citt� venne quasi inspiegabilmente abbandonata intorno al 320 a.C. Non vi sono infatti, tracce di oggetti posteriori a questa data.

Dell'et� romana restano tracce di piccoli nuclei abitati sparsi a valle, nei territori circostanti, soprattutto lungo i nodi viari in direzione di Agrigento. Nel sito di Vassallaggi sono state inoltre rinvenute resti di tombe cristiane, datate al V secolo d.C., ricavate nelle grotte preistoriche circostanti.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Francesco Lauricella, Vassallaggi, Storia e archeologia di una città greca della Sicilia interna, Tip. Ed. Vaccaro a cura del Comune di San Cataldo, 1990 p.5 e 9.
  2. ^ Francesco Lauricella, Vassallaggi, Storia e archeologia di una città greca della Sicilia interna, Tip. Ed. Vaccaro a cura del Comune di San Cataldo, 1990 pp. 29-31.

Voci correlate

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