Sito archeologico di Vassallaggi
Vassallaggi | |
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Civiltà | Cultura di Castelluccio, greca |
Epoca | XVIII-V secolo a.C. |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | San Cataldo |
Altitudine | 704 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 7 000 m² |
Amministrazione | |
Sito web | www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=164&IdSito=25 |
Mappa di localizzazione | |
Il sito archeologico di Vassallaggi è stato un sito preistorico dell'età del bronzo, posto sull'omonima altura, che ha avuto un successivo grande sviluppo dopo il VII secolo a.C. diventando un phrourion.
Localizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Il sito si trova nel territorio comunale di San Cataldo (nel nisseno), nella media valle del Salso, a 704 m s.l.m.. Localizzato in contrada Roccella, esso costituisce una posizione strategica, cerniera per i collegamenti tra le coste meridionali e settentrionali dell'isola. Ha un orientamento NE-SO e corre parallelo alla SS 122 San Cataldo-Serradifalco.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il sito archeologico si � sviluppato nel tempo in cinque collinette vicine tra loro; esso rappresenta un importante esempio di insediamento greco del centro Sicilia, ellenizzato da coloni greci-rodio-cretesi. Il sito occupa una posizione strategica che controlla la valle del fiume Salso centrale e dell'alto fiume Platani.[1]
Il sito, conosciuto gi� dal XIX secolo, solo a partire dal 1905 venne fatto oggetto di campagne di scavi, che fino agli anni sessanta hanno dato brillanti risultati con il rinvenimento di considerevoli tracce di presenza umana a partire dall'Et� del bronzo fino ai primi secoli della cristianit�. Resti di mura, case, tracciati urbani, tombe e luoghi di culto rimangono a testimonianza di un fiorente passato e numerosissimi manufatti, alcuni dei quali perfettamente conservati, oggi sono esposti in diversi musei della Sicilia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Storicamente il sito ha avuto uno sviluppo durante l'et� del Bronzo Antico (XVIII-XIV secolo a.C.), della quale ci rimangono alcune tombe a grotticella del periodo del castelluccio ed una capanna circolare con suppellettili poste sulla II collina che guarda San Cataldo. Anche se il sito originario � stato alterato da successivi insediamenti.
I pi� antichi abitanti di Vassallaggi, furono presumibilmente i Sicani della primissima Et� del bronzo, presenza testimoniata da ceramiche rosse dipinte con motivi geometrici del II millennio a.C. Tombe a forno tipiche di quelle popolazioni sono state rinvenute nelle vicinanze.
Durante la media e tarda et� del bronzo il sito non ha mostrato reperti di fatto queste colline vennero del tutto abbandonate; ci� � spiegabile con fenomeni emigrativi verso il mare (et� del bronzo medio) e successivamente con la ricerca di siti pi� facilmente difendibili dai sopravvenienti siculi (et� del bronzo tardo). Pertanto il sito ha avuto una pausa di circa 700 anni, prima di insediamenti di cultura sicana indigena che si svilupparono a partire dal VIII a. C. occupando l'area compresa tra il Salso e il Platani.
Furono abitate nuovamente durante l'Et� del ferro fino alla colonizzazione ellenica a partire dal V secolo a.C., periodo che vide il villaggio fortificarsi e svilupparsi nell'orbita dell'antica Akragas (Agrigento).
Con la fondazione della citt� di Gela, potentissima colonia dorica fondata nel VII secolo a.C., ha inizio un periodo di espansione dei popoli di origine ellenica che porter� alla colonizzazione dell'intero centro Sicilia, utilizzando la naturale via dell'Hymera, antico nome del fiume Salso. L'espansione verso l'interno della Sicilia si pu� spiegare con l'esigenza di alleggerire la pressione demografica delle polis greche dalla madrepatria prima e poi delle colonie. Dalla necessit� di aumentare la produzione agricola e dalla necessit� di reperire nuovi sbocchi commerciali per la produzione artigianale.
Il sito di Vassallaggi, tuttavia, dalle prove conosciute sar� oggetto di conquista e colonizzazione solo successivamente ad opera di popoli greci di origine Agrigentina a partire dal VI secolo a.C., contrariamente ai siti viciniori di Sabucina, Capodarso e Gibil Gabib che invece furono oggetto di colonizzazione di popolazioni provenienti da Gela, portatori dello stile dei manufatti vascolari di tipo protocorinzio, mai rinvenuti a Vassallaggi.[2]
A questo periodo vengono attribuiti i rinvenimenti pi� importanti nella ricca necropoli, sia per quantit� che per stato di conservazione: sarcofagi in ceramica uno dei quali in perfetto stato di conservazione, vasi di fabbricazione locale, corredi di vasi provenienti da altre zone elleniche; coltelli, lance, strigli in bronzo, monete. � di questo periodo la costruzione di un tempio per il culto di divinit� femminili.
La mancanza di prove concrete, iscrizioni e monete coniate sul luogo, rende difficile l'attribuzione di un nome certo a quella che appare come una prospera citt�. Si ipotizza possa essere Motyon, primo centro fortificato della zona dell'agrigentino. La citt� venne quasi inspiegabilmente abbandonata intorno al 320 a.C. Non vi sono infatti, tracce di oggetti posteriori a questa data.
Dell'et� romana restano tracce di piccoli nuclei abitati sparsi a valle, nei territori circostanti, soprattutto lungo i nodi viari in direzione di Agrigento. Nel sito di Vassallaggi sono state inoltre rinvenute resti di tombe cristiane, datate al V secolo d.C., ricavate nelle grotte preistoriche circostanti.
Galleria d'immagini
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Incensiere acromo con decorazione fitomorfa incisa
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Statuetta fittile di banchettante
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Bambolina in terracotta con arti mobili
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Oinochoe indigena a decorazione lineare
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francesco Lauricella, Vassallaggi, Storia e archeologia di una città greca della Sicilia interna, Tip. Ed. Vaccaro a cura del Comune di San Cataldo, 1990 p.5 e 9.
- ^ Francesco Lauricella, Vassallaggi, Storia e archeologia di una città greca della Sicilia interna, Tip. Ed. Vaccaro a cura del Comune di San Cataldo, 1990 pp. 29-31.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elisa Lissi Caronna, La necropoli meridionale, Accademia Nazionale dei Lincei, 1974.
- Rosalba Panvini, Le ceramiche attiche figurate del Museo Archeologico di Caltanissetta, Edipuglia, 2005, ISBN 978-88-7228-385-1.
- Calogero Miccichè, Mesogheia: archeologia e storia della Sicilia centro-meridionale dal VII al IV secolo a.C., Sciascia, 1989.
- Simona Fortunelli e Concetta Masseria, Ceramica attica da santuari della Grecia, della Ionia e dell'Italia: atti convegno internazionale, Perugia 14-17 marzo 2007, Osanna, 2009.
- Nunzio Allegro, Himera, II: campagne di scavo 1966-1973, L'Erma di Bretschneider, 1976.
- Kōkalos: studi pubblicati dall'Istituto di storia antica dell'Università di Palermo, Banco di Sicilia, 2004.
- Marina Castoldi, Le antefisse dipinte di Gela, Commune di Milano, 1998.
- Luigi Todisco, La ceramica figurata a soggetto tragico in Magna Grecia e in Sicilia, G. Bretschneider, 2003, ISBN 978-88-7689-195-3.
- Rosa Maria Bonacasa Carra e Fabiola Ardizzone, Agrigento: la necropoli paleocristiana sub divo, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 1995, pp. 45–, ISBN 978-88-7062-883-8.
- Bullettino dell'Istituto archeologico germanico: Sezione romana, Münchner Verlag und Graphische Kunstanstalten, 1975.
- Bulletin of the Institute of Classical Studies of the University of London, Institute of Classical Studies, 2006.
- (EN) Peter Green, Diodorus Siculus, Books 11-12.37.1: Greek History 480-431 BC, the Alternative Version. University of Texas Press, 2006 337 pages ISBN 0-292-70604-9
- (EN) Robert Ross Holloway, The Archaeology of Ancient Sicily. P Routledge, London. 2000 ISBN 0-415-23791-2
- (EN) A. G. Woodhead, The Greeks in the West. Praege New York. 1992 ISBN
- (EN) Brian Benjamin Shefton e Kathryn Lomas, Greek Identity in the Western Mediterranean: Papers in Honour of Brian Shefton, BRILL, January 2004, ISBN 90-04-13300-3.
- (EN) Lela Manning Urquhart, Colonial Religion and Indigenous Society in the Archaic Western Mediterranean, C. 750-400 BCE, Stanford University, 2010, pp. 161–, STANFORD:FV818DT6086.
- (EN) Barbara Heldring, Sicilian Plastic Vases, B.H.M. Heldring, 1981.
- (EN) Antike Münzen und geschnittene Steine, De Gruyter., 1970.
- (EN) Gerald Verbrugghe, Sicilia, Kümmerly + Frey, 1976.
- (EN) Giōrgos Tasoulas e Mouseio Kykladikēs Technēs, Magna Graecia: athletics and the Olympic spirit on the periphery of the Hellenic world, Museum of Cycladic Art, 2004, ISBN 978-960-87265-4-3.
- (EN) Ernst Langlotz, Die Kunst der Westgriechen in Sizilien und Unteritalien, Hirmer, 1963.
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- (DE) Marcus Heinrich Hermanns, Licht und Lampen im westgriechischen Alltag: Beleuchtungsgerät des 6.-3. Jhs. V. Chr. In Selinunt, Leidorf, 2004, ISBN 978-3-89646-359-3. Antike Münzen und geschnittene Steine, De Gruyter., 1970.
- (DE) Römische historische Mitteilungen, Böhlaus Nachf., 2002.
- (DE) Jahrbuch des Deutschen Archäologischen Instituts, Georg Reimer, 1965.
- (ES) Adolfo J. Domínguez, La colonización griega en Sicilia, B.A.R., 1989.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Castelluccio di Noto
- Monte Grande (Palma di Montechiaro)
- Sito archeologico di Polizzello
- Cultura di Castelluccio
- Cultura di Thapsos
- Sicania
- Storia della Sicilia preellenica
- Preistoria della Sicilia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su sito archeologico di Vassallaggi
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su sito archeologico di Vassallaggi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda del sito di Vassallaggi - Regione Siciliana - Assessorato ai Beni Culturali, su regione.sicilia.it.