Icilio Vanni
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Icilio Vanni (Città della Pieve, 1855 — Roma, 1903) foi um filósofo e sociólogo italiano que se distinguiu como um dos primeiros introdutores do positivismo na Itália, com uma particular influência na sociologia jurídica.[1]
Obras
[editar | editar código-fonte]Foi um autor prolífico, tendo publicado, entre muitas outras, as seguintes obras:
- Della consuetudine nei suoi rapporti col dritto e con la legislazione, Perugia, 1877;
- Saggi critici sulla teoria sociologica della popolazione, Città di Castello, 1886;
- Prime linee di un programma critico di sociologia, Perugia, 1888;
- Il problema della filosofia del diritto nella filosofia, nella scienza e nella vita ai tempi nostri, Verona, 1890;
- Gli studi di H. Sumner Maine e le dottrine della filosofia del diritto, Verona, 1892;
- La funzione pratica della filosofia del diritto considerata in sé ed in rapporto al socialismo contemporaneo, Bologna, 1894;
- La filosofia del diritto in Germania e la ricerca positiva: nota critica, Torino, 1896;
- Il dritto nella totalità dei suoi rapporti e la ricerca oggettiva, Roma, 1900;
- La teoria della conoscenza come induzione sociologica e l’esigenza critica del positivismo, Roma, 1901;
- Lezioni di filosofia del diritto, Bologna, 1904;
- Saggi di filosofia sociale e giuridica, Bologna, 1906;
- Saggi di filosofia sociale e giuridica: seconda parte, Bologna, 1911.
Notas
- ↑ Monica Fiore. Escola Normal Superior de Pisa e Università degli Studi di Cagliari., ed. «Icilio Vanni». Biblioteche dei filosofi
Bibliografia
[editar | editar código-fonte]- Monica Fiore (29 de novembro de 2011). «Icilio Vanni». Biblioteche dei filosofi. Escola Normal Superior de Pisa e Università degli Studi di Cagliari. Consultado em 3 novembro 2013
- Istituto dell'Enciclopedia Italiana, ed. (1937). «Icilio Vanni». Enciclopedia Italiana. Consultado em 4 janeiro 2014