Campionato mondiale di Formula 1 1988
Campionato mondiale di Formula 1 1988 | |
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Edizione n. 39 del Campionato mondiale di Formula 1 | |
Dati generali | |
Inizio | 3 aprile |
Termine | 13 novembre |
Prove | 16 |
Titoli in palio | |
Piloti | Ayrton Senna su McLaren MP4/4 |
Costruttori | McLaren |
Altre edizioni | |
Precedente - Successiva | |
Edizione in corso |
La stagione 1988 del Campionato mondiale FIA di Formula 1 � stata, nella storia della categoria, la 39� ad assegnare il Campionato Piloti, vinto da Ayrton Senna (90 punti), e la 31� ad assegnare il Campionato Costruttori, vinto dalla McLaren (199 punti). � iniziata il 3 aprile e terminata il 13 novembre, dopo 16 gare.
La pre-stagione
[modifica | modifica wikitesto]Calendario
[modifica | modifica wikitesto]Anche per il 1988 le tappe mondiali rimasero 16: torn� infatti, dopo un anno di assenza, il Gran Premio del Canada sul Circuito di Montr�al, mentre usc� di scena, dopo 18 edizioni, il Gran Premio d'Austria.
Di conseguenza il Gran Premio del Belgio venne posticipato alla fine di Agosto e il Gran Premio del Messico venne anticipato a fine Maggio.
Cambiamenti rispetto al 1987
[modifica | modifica wikitesto]Cambiamenti regolamentari
[modifica | modifica wikitesto]- Come previsto dal piano di progressivo abbandono dei motori turbo deciso a fine 1986, il 1988 fu l'ultima stagione in cui l'utilizzo di tali propulsori fu ammesso. La pressione di sovralimentazione consentita scese a 2,5 bar (con conseguente riduzione della potenza), mentre la quantit� di carburante immessa nei serbatoi delle vetture con motore sovralimentato fu ridotta a 150 litri (contro i 180 della stagione precedente).
- Tutti i telai di nuova progettazione dovevano avere la pedaliera sistemata dietro l'asse delle ruote anteriori (per prevenire traumi agli arti inferiori in caso di urto frontale). Fu concessa deroga solo ai telai che fossero rimasti totalmente invariati rispetto al 1987.
- Essendosi iscritte al campionato ben diciotto scuderie, per il totale di trentuno piloti, fu istituita una sessione di prequalifiche, da disputarsi durante le prove libere del venerd�, in modo da ridurre a trenta (numero massimo previsto dal regolamento) i piloti che avrebbero preso parte alle qualifiche vere e proprie. Nella prima parte di stagione dovettero partecipare alle prequalifiche i piloti delle nuove scuderie, mentre da met� anno in poi la sessione fu obbligatoria per i concorrenti che avevano ottenuto i risultati peggiori in una classifica che conteggiava le ultime 8 gare della stagione precedente e le prime otto della stagione corrente.
Novit� tecniche
[modifica | modifica wikitesto]- La Williams reintrodusse il cambio trasversale, precedentemente utilizzato dalla Ferrari negli anni Settanta e poi abbandonato.
Scuderie
[modifica | modifica wikitesto]- La Brabham, venduta da Bernie Ecclestone, non prese parte al campionato.
- Fecero il loro ingresso in Formula 1 tre nuove scuderie: la EuroBrun, una squadra italo-elvetica nata dalla fusione tra il team Euroracing di Giampaolo Pavanello e il Brun Motorsports di Walter Brun, la Scuderia Italia, fondata dall'imprenditore Giuseppe Lucchini, che si accord� con la Dallara per la costruzione del telaio, e la Rial di G�nter Schmidt, gi� proprietario del team ATS, attivo tra il 1977 ed il 1984.
Motori
[modifica | modifica wikitesto]- La TAG smise di finanziare lo sviluppo del motore Porsche che la McLaren aveva utilizzato fino alla stagione precedente. Il marchio tedesco si ritir� dalla Formula 1, cos� come la BMW, anche se motori BMW rimasero sulla Arrows col marchio Megatron.
- La Honda abbandon� la Williams (che pure aveva un contratto di fornitura anche per quell'anno), fornendo i propri motori alla McLaren e alla Lotus.
- Fece il suo debutto in Formula 1 la Judd, che forn� il proprio V8 a Williams (con la fornitura pagata dalla Honda per rispetto del contratto di fornitura), March e Ligier.
- La Minardi, dopo aver corso per tre stagioni con il V6 turbo della Motori Moderni, firm� un accordo con la Cosworth.
- Sulla Benetton fece l'esordio l'ultima evoluzione del V8 Cosworth. Il "DFR" presentava un basamento ribassato di alcuni centimetri rispetto agli altri DFZ.
Piloti
[modifica | modifica wikitesto]- Arrows, Ferrari e Lola Larrousse confermarono i propri piloti.
- La McLaren ingaggi�, a fianco del (2 volte) Campione del Mondo Alain Prost, il brasiliano Ayrton Senna.
- La Lotus sostitu� Senna, da tre stagioni nel team, con il Campione del Mondo in carica Nelson Piquet.
- La Williams rimpiazz� Piquet con Riccardo Patrese.
- La Benetton mise sotto contratto Alessandro Nannini, proveniente dalla Minardi, come compagno di squadra di Thierry Boutsen.
- La March Engineering schier� due vetture, confermando Ivan Capelli e affidando la seconda monoposto all'esordiente Maur�cio Gugelmin.
- Alla Ligier arriv� Stefan Johansson, proveniente dalla McLaren; lo svedese affianc� l'esperto Ren� Arnoux.
- La Tyrrell ingaggi� il debuttante Julian Bailey come compagno di squadra di Jonathan Palmer.
- La Zakspeed conferm� Bernd Schneider, mettendo sotto contratto Piercarlo Ghinzani.
- La Minardi assunse il debuttante Luis P�rez-Sala a fianco del connazionale Adri�n Campos; quest'ultimo fu sostituito, dopo cinque gare, da Pierluigi Martini.
- Coloni, Osella e AGS affidarono le proprie vetture rispettivamente a Gabriele Tarquini, Nicola Larini e Philippe Streiff.
- Delle tre scuderie esordienti la EuroBrun schier� due vetture, ingaggiando Stefano Modena e Oscar Larrauri come piloti, mentre Scuderia Italia e Rial parteciparono con una sola monoposto, affidandola rispettivamente ad Alex Caffi ed all'esperto Andrea De Cesaris.
Pneumatici
[modifica | modifica wikitesto]Scuderie e piloti
[modifica | modifica wikitesto]I seguenti piloti e costruttori hanno gareggiato nella stagione 1988.
Riassunto della stagione
[modifica | modifica wikitesto]Nei test invernali si mise in luce la nuova McLaren MP4/4, che, completata appena due settimane prima dell'inizio del campionato, fece segnare tempi record nei test pre-campionato di Imola.
La stagione si apr� con il Gran Premio del Brasile, disputato il 3 aprile sul circuito di Jacarepagu�, appena intitolato al tre volte Campione del Mondo Nelson Piquet. Nelle qualifiche Senna conquist� la pole position, davanti al sorprendente Mansell; in gara, per�, il brasiliano ebbe problemi al cambio gi� durante il giro di ricognizione, rimanendo fermo sullo schieramento. La procedura di partenza fu ripetuta ma, contravvenendo al regolamento, la McLaren permise a Senna di ripartire dai box col muletto, come peraltro gi� aveva fatto con Prost a Monza '86: il brasiliano fu cos� squalificato. Vinse quindi il suo compagno di squadra Prost, che controll� fino al traguardo Berger; dopo il ritiro di Mansell per problemi tecnici, Piquet conquist� il terzo posto. Chiusero in zona punti anche Warwick, Alboreto e Nakajima[3].
Dopo una pausa di quasi un mese, le scuderie si recarono a Imola per la seconda gara dell'anno, il Gran Premio di San Marino. Il dominio delle McLaren fu assoluto: in qualifica Senna e Prost inflissero distacchi di oltre tre secondi al terzo classificato, Piquet. In gara, Senna condusse dal primo all'ultimo giro; il suo compagno di squadra, partito male per un problema tecnico, rimont� in quattro tornate fino alla seconda posizione, mantenendola poi fino al termine. Piquet, terzo al traguardo, era staccato di un giro; chiudevano la zona punti le due Benetton di Boutsen e Nannini, separate dalla Ferrari di Berger[4]. Anche a Montecarlo Senna conquist� la pole position, battendo nettamente Prost; in gara, il francese rimase bloccato per 54 giri dietro alla Ferrari di Berger, mentre il suo compagno di squadra si involava al comando. Quando finalmente ebbe la meglio sul pilota austriaco, Prost aveva uno svantaggio di quasi cinquanta secondi rispetto a Senna. A undici tornate dalla fine, per�, quest'ultimo ebbe un calo di concentrazione e and� a sbattere contro le barriere alla curva del Portier, dovendosi ritirare. Prost conquist� cos� la seconda vittoria stagionale, davanti a Berger, Alboreto, Warwick, Palmer e Patrese[5].
La schiacciante superiorit� tecnica della McLaren - Honda ridusse di fatto il campionato ad un lungo duello tra i due piloti del team inglese. Nel Gran Premio del Messico Senna conquist� ancora una volta la pole position, ma in partenza il brasiliano fu sopravanzato da Prost e Piquet; superato rapidamente il pilota della Lotus, Senna si dovette accontentare della seconda posizione, mentre il suo compagno di squadra coglieva la terza vittoria stagionale. Nella lotta tra gli "altri" per il terzo posto ebbe la meglio Berger; Piquet, quarto fino a poche tornate dalla fine, si ritir� per problemi tecnici. Conquistarono punti anche Alboreto, Warwick e Cheever[6].
Nei Gran Premi del Canada e degli Stati Uniti Senna colse due vittorie consecutive, che gli consentirono di riavvicinarsi a Prost in classifica. Sul Circuito di Montr�al il brasiliano conquist� la pole position; come in Messico, Prost part� meglio del compagno di squadra, ma questa volta Senna reag� e, nel corso del 19� giro, sopravanz� il pilota francese, mantenendo poi la testa della corsa fino alla bandiera a scacchi. Terzo chiuse Boutsen, seguito da Piquet, Capelli e Palmer[7]. Anche a Detroit Senna fu il pi� veloce nelle qualifiche, ma questa volta accanto a lui si schier� Berger, mentre Prost si dovette accontentare del terzo posto. Alla partenza il francese perse un'altra posizione, a favore di Boutsen: super� entrambi i rivali in soli sei passaggi, ma a questo punto Senna era gi� imprendibile. Il brasiliano vinse quindi davanti a Prost, Boutsen, De Cesaris, Palmer e Martini, che aveva sostituito Adri�n Campos alla Minardi; per il team faentino, cos� come per la Rial, si trattava dei primi punti nella storia[8].
In Francia, davanti al suo pubblico, Prost batt� Senna gi� in prova (prima pole stagionale per lui). In gara Senna pass� momentaneamente in testa grazie a un cambio gomme pi� rapido, ma il francese lo infil� al 60� degli 80 giri con una manovra astuta, in fase di doppiaggio della Minardi di Martini, grazie anche ad alcuni problemi al cambio del brasiliano, che chiuse secondo davanti ad Alboreto, nel giorno in cui venne ufficializzato l'addio di questi alla Ferrari per l'89[9]. In zona punti chiusero anche Berger, Piquet e Nannini[10].
Dopo la netta vittoria di Prost a Le Castellet, Senna cominci� una serie di quattro vittorie consecutive, che gli permisero di rimontare lo svantaggio dal compagno di squadra in classifica e di portarsi in testa al Mondiale. A Silverstone furono le Ferrari a partire davanti, con Berger in pole: per la prima volta nella stagione nessuno dei piloti McLaren conquist� la prima posizione in griglia di partenza. La gara si disput� sotto la pioggia, con la pista molto bagnata, e Senna (partito terzo) vinse agevolmente; Prost, in difficolt�, dopo essere finito nelle retrovie abbandon� la gara, evitando di rischiare per un risultato che a fine anno sarebbe stato con ogni probabilit� da scartare. Fu una grande gara di Mansell (in predicato di passare alla Ferrari nell'89) partito 11� e giunto secondo, al suo primo arrivo al traguardo in stagione. Primi punti in carriera per Gugelmin, quarto con la March[11].
Nel Gran Premio di Germania Senna domin� gi� dalle qualifiche, conducendo poi la gara (svoltasi con il tracciato ancora bagnato dopo la pioggia caduta la mattina) dalla partenza al traguardo. Prost, scattato male e scivolato alle spalle di Nannini e Berger, rimont� rapidamente fino alla seconda posizione, ma poi non fu in grado di minacciare concretamente il compagno di squadra. Terzo e quarto conclusero i due piloti della Ferrari, Berger e Alboreto, mentre Capelli e Boutsen conquistarono gli ultimi punti a disposizione[12]. Sul tortuoso Hungaroring, caratterizzato da un solo corto rettilineo, la differenza di potenza tra i motori turbo e quelli aspirati gioc� un ruolo decisamente inferiore: nelle qualifiche, alle spalle del solito Senna si piazzarono quindi Mansell, su Williams - Judd, Boutsen, su Benetton - Ford e Capelli, su March - Judd, mentre Prost non riusc� a fare meglio del settimo posto. In gara, tuttavia, neppure questi outsider riuscirono a spezzare il dominio della McLaren: Senna mantenne la testa della corsa, mentre Prost rimont� furiosamente, raggiungendo il compagno di squadra e superandolo. Il pilota francese commise per� un errore di guida, cedendo nuovamente la posizione a Senna; il brasiliano non lasci� al rivale nessun'altra occasione per sopravanzarlo e vinse la gara. Terzo giunse Boutsen, seguito da Berger, Gugelmin e Patrese[13]. Una settimana dopo il Gran Premio ungherese, il 14 agosto, mor� a novant'anni Enzo Ferrari.
Nigel Mansell dovette saltare le gare di Spa e Monza per motivi di salute; fu sostituito rispettivamente da Martin Brundle e dal debuttante (in F.1) Jean-Louis Schlesser. In Belgio Senna conquist� la nona pole position stagionale, davanti al compagno di squadra: alla partenza quest'ultimo scatt� meglio, superando il brasiliano alla prima curva. Tuttavia, Senna si riprese la prima posizione gi� nel corso del primo giro, conducendo poi la gara fino al traguardo. Prost concluse secondo, davanti ai due piloti della Benetton; questi ultimi furono per� squalificati per aver utilizzato una benzina non regolamentare e il terzo posto pass� a Capelli, che ottenne a tavolino il primo podio in carriera. In zona punti, grazie alla squalifica di Boutsen e Nannini, chiusero Piquet, Warwick e Cheever[14]. Grazie a questi risultati Senna pass� in testa alla classifica iridata: avendo ottenuto sette vittorie, contro le quattro di Prost, era anche favorito dalla regola degli scarti, che prevedeva che solo gli undici migliori risultati della stagione contassero per la classifica finale.
A Monza Senna part� dalla pole davanti a Prost e alle due Ferrari. Il francese sub� l'unico guasto meccanico per la McLaren nel 1988, abbandonando la corsa per la rottura del motore, causata da un pezzo difettoso che provoc� anche il ritiro della Lotus di Nakajima. Il brasiliano condusse indisturbato fino a due giri dalla fine, quando si trov� davanti il doppiato Schlesser su Williams. Tra i due ci fu un'incomprensione ed entrarono in collisione: Senna fu costretto al ritiro, e come gi� l'anno precedente dovette rinunciare alla vittoria a Monza per un problema in fase di doppiaggio. Via libera per le Ferrari, che fecero doppietta con Berger e Alboreto nell'ordine: fu l'unica vittoria non McLaren della stagione, nel primo Gran Premio d'Italia senza Enzo Ferrari. Sul podio chiuse anche Cheever, seguito dal compagno di squadra Warwick, Capelli e Boutsen[15].
Sia in Portogallo che in Spagna, Senna fu rallentato da problemi di consumo, mentre il suo compagno di squadra, primo in entrambe le occasioni, riconquist� la testa della classifica. Sul Circuito di Estoril si mise in luce Capelli, alla guida dell'innovativa March 881 progettata da Adrian Newey; il pilota italiano, infatti, si qualific� in terza posizione, alle spalle di Senna e Prost (per la seconda e ultima volta nel 1988 pi� veloce del compagno di squadra). Durante il primo giro i piloti della McLaren si contesero la prima posizione: Prost ebbe la meglio, conducendo poi la gara fino al termine, nonostante una manovra piuttosto decisa del brasiliano, che scart� improvvisamente verso il rivale mentre questi lo stava superando sul rettilineo dei box. Senna cominci� subito ad avere problemi di consumo, che gli imposero di rallentare: il pilota brasiliano fu sopravanzato da Capelli e Berger, cominciando poi un lungo duello con Mansell, che si concluse con un tamponamento da parte dell'inglese. Prost contenne agevolmente il rimontante Capelli, conquistando la quinta vittoria stagionale davanti al pilota milanese; terzo giunse Boutsen, davanti a Warwick, Alboreto e Senna[16]. Il Gran Premio di Spagna si svolse in modo simile, anche se questa volta fu Senna a conquistare la pole position; il brasiliano part� per� male, perdendo la posizione a favore di Prost (che non cedette pi� il comando della gara) e Mansell. Senna fu poi costretto a rallentare per il ripetersi dei problemi di consumo gi� verificatisi nella gara precedente, dovendo difendersi dall'attacco di Patrese e Capelli. Quest'ultimo ebbe la meglio su entrambi i rivali, ma fu costretto ad abbandonare la gara per un problema tecnico. Dietro a Prost e Mansell, al suo secondo e ultimo arrivo stagionale, sempre in seconda posizione, chiuse quindi Nannini, che aveva sopravanzato sia Senna che Patrese, giunti al traguardo alle sue spalle. L'ultimo punto a disposizione fu conquistato da Berger[17].
Nonostante la vittoria, Prost non pot� aumentare il proprio vantaggio in classifica su Senna in virt� della regola degli scarti; il brasiliano rimase quindi a cinque punti di distanza dal rivale, ma con la possibilit� di aggiudicarsi matematicamente il titolo gi� dal Gran Premio del Giappone. Se infatti Senna avesse vinto, il brasiliano avrebbe perso solo il punto conquistato in Portogallo, mentre Prost, avendo gi� ottenuto sei vittorie e cinque secondi posti, pi� un altro secondo posto gi� scartato, non avrebbe guadagnato punti da un ulteriore secondo posto, che si sarebbe aggiunto ai risultati da scartare. A questo punto, anche se Prost avesse vinto nell'ultima gara in Australia, con Senna fuori dai punti, avrebbe al massimo raggiunto il rivale in classifica, ma avrebbe perso il Mondiale per il minor numero di vittorie conquistate.
Il Gran Premio del Giappone si rivel� decisivo per l'assegnazione del Mondiale. Senna conquist� la pole position davanti al rivale Prost, ma alla partenza il pilota brasiliano fece spegnere il motore della sua McLaren, riuscendo a riavviarlo grazie al circuito in discesa ma precipitando in quattordicesima posizione. Prost, invece, si avvi� senza problemi, ma dopo alcuni giri fu messo sotto pressione dal sempre pi� sorprendente Capelli, che per alcune curve prese anche il comando della gara. Nel frattempo, Senna rimont� rapidamente e al 28� giro super� anche il compagno di squadra, rallentato da un'avaria al cambio. Il brasiliano, che dopo la gara dichiar� anche di aver visto Dio[18], non cedette pi� il comando, vincendo la gara e il titolo. Prost conquist� un inutile secondo posto, seguito da Boutsen, Nannini, Berger e Patrese[19].
L'ultima gara, disputata sul Circuito di Adelaide, fu quindi ininfluente sull'esito del campionato. In qualifica Senna conquist� la tredicesima pole position stagionale, davanti a Prost e Mansell. Patrese, sesto in griglia di partenza, festeggi� invece la 176� partecipazione ad un Gran Premio, raggiungendo cos� il record di presenze di Graham Hill e Jacques Laffite. Al via Senna scatt� male, venendo sopravanzato da Prost e trovandosi a duellare con Mansell: il pilota inglese dovette arrendersi e fece passare anche Berger e Piquet. Al terzo giro il pilota della Ferrari sopravanz� Senna, conquistando la testa della corsa tredici tornate pi� tardi; fu per� costretto al ritiro, toccandosi con il doppiato Arnoux. Prost prosegu� indisturbato fino al traguardo, davanti a Senna, Piquet, Patrese, Boutsen e Capelli[20].
L'ultima stagione dei motori turbo fu cos� dominata largamente dalla McLaren - Honda e dai suoi piloti. Senna si aggiudic� il primo titolo mondiale della sua carriera, conquistando otto vittorie e tredici pole position (entrambi i risultati erano un record all'epoca); Prost si classific� secondo, nonostante avesse ottenuto pi� punti totali del brasiliano (105 contro 94) per via della regola degli scarti. Il francese aveva vinto sette gare, ottenendo due pole position. Gli altri piloti non furono mai seriamente in lotta per il titolo: Berger si classific� in terza posizione con 41 punti, seguito da Boutsen con 27, Alboreto con 24 e Piquet con 22. Il Campione del Mondo in carica si dovette accontentare, come miglior risultato, di tre terzi posti.
Nel Campionato Costruttori la McLaren fece segnare ben 199 punti con 15 vittorie su 16 gare; anche in questo caso, due record fino a quel momento[21]. Seconda si classific� la Ferrari, che non conquist� neanche un terzo dei punti dei rivali, fermandosi a quota 65. La scuderia di Maranello fu per� l'unica a spezzare il monopolio del team inglese, con la vittoria di Berger nel Gran Premio d'Italia. Si misero in luce la Benetton - Ford, terza con 39 punti, e la March - Judd, sesta a quota 22, entrambe con V8 aspirati; deluse la Lotus che giunse solamente quarta a pari merito con la Arrows, nonostante avesse motori Honda come la McLaren, anche se si era saputo ben presto che la Honda non avrebbe rinnovato la fornitura per il 1989. Il team Campione del Mondo uscente, la Williams, affront� una stagione di transizione conclusa con il settimo posto in classifica, mentre gi� preparava la stagione 1989 con i motori Renault.
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica Piloti
[modifica | modifica wikitesto]Sistema di punteggio
[modifica | modifica wikitesto]Posizione | 1� | 2� | 3� | 4� | 5� | 6� |
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Punti | 9 | 6 | 4 | 3 | 2 | 1 |
Pos. | Pilota | Punti | ||||||||||||||||
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1 | Ayrton Senna | SQ | 1 | Rit | 2 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 10* | 6 | 4 | 1 | 2 | 90 (94) |
2 | Alain Prost | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | Rit | 2 | 2 | 2 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 87 (105) |
3 | Gerhard Berger | 2 | 5 | 2 | 3 | Rit | Rit | 4 | 9 | 3 | 4 | Rit | 1 | Rit | 6 | 4 | Rit | 41 |
4 | Thierry Boutsen | 7 | 4 | 8 | 8 | 3 | 3 | Rit | Rit | 6 | 3 | SQ | 6 | 3 | 9 | 3 | 5 | 27 |
5 | Michele Alboreto | 5 | 18* | 3 | 4 | Rit | Rit | 3 | 17* | 4 | Rit | Rit | 2 | 5 | Rit | 11 | Rit | 24 |
6 | Nelson Piquet | 3 | 3 | Rit | Rit | 4 | Rit | 5 | 5 | Rit | 8 | 4 | Rit | Rit | 8 | Rit | 3 | 22 |
7 | Ivan Capelli | Rit | Rit | 10 | 16 | 5 | NP | 9 | Rit | 5 | Rit | 3 | 5 | 2 | Rit | Rit | 6 | 17 |
8 | Derek Warwick | 4 | 9 | 4 | 5 | 7 | Rit | Rit | 6 | 7 | Rit | 5 | 4 | 4 | Rit | Rit | Rit | 17 |
9 | Nigel Mansell | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | Rit | 12 | ||
10 | Alessandro Nannini | Rit | 6 | Rit | 7 | Rit | Rit | 6 | 3 | 18 | Rit | SQ | 9 | Rit | 3 | 5 | Rit | 12 |
11 | Riccardo Patrese | Rit | 13 | 6 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | Rit | 6 | Rit | 7 | Rit | 5 | 6 | 4 | 8 |
12 | Eddie Cheever | 8 | 7 | Rit | 6 | Rit | Rit | 11 | 7 | 10 | Rit | 6 | 3 | Rit | Rit | Rit | Rit | 6 |
13 | Maur�cio Gugelmin | Rit | 15 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | 4 | 8 | 5 | Rit | 8 | Rit | 7 | 10 | Rit | 5 |
14 | Jonathan Palmer | Rit | 14 | 5 | NQ | 6 | 5 | Rit | Rit | 11 | Rit | 12* | NQ | Rit | Rit | 12 | Rit | 5 |
15 | Andrea De Cesaris | Rit | Rit | Rit | Rit | 9* | 4 | 10 | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 8* | 3 |
16 | Satoru Nakajima | 6 | 8 | NQ | Rit | 11 | NQ | 7 | 10 | 9 | 7 | Rit | Rit | Rit | Rit | 7 | Rit | 1 |
17 | Pierluigi Martini | 6 | 15 | 15 | NQ | Rit | NQ | Rit | Rit | Rit | 13 | 7 | 1 | |||||
- | Yannick Dalmas | Rit | 12 | 7 | 9 | NQ | 7 | 13 | 13 | 19* | 9 | Rit | Rit | Rit | 11 | 0 | ||
- | Alex Caffi | NPQ | Rit | Rit | Rit | NPQ | 8 | 12 | 11 | 15 | Rit | 8 | Rit | 7 | 10 | Rit | Rit | 0 |
- | Martin Brundle | 7 | 0 | |||||||||||||||
- | Philippe Streiff | Rit | 10 | Rit | 12 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 10 | Rit | 9 | Rit | 8 | 11* | 0 |
- | Luis Perez-Sala | Rit | 11 | Rit | 11 | 13 | Rit | NC | Rit | NQ | 10 | NQ | Rit | 8 | 12 | 15 | Rit | 0 |
- | Gabriele Tarquini | Rit | Rit | Rit | 14 | 8 | NQ | NPQ | NPQ | NPQ | 13 | Rit | NQ | 11 | NPQ | NPQ | NQ | 0 |
- | Philippe Alliot | Rit | 17 | Rit | Rit | 10* | Rit | Rit | 14 | Rit | 12 | 9 | Rit | Rit | 14 | 9 | 10* | 0 |
- | Stefan Johansson | 9 | NQ | Rit | 10 | Rit | Rit | NQ | NQ | NQ | Rit | 11* | NQ | Rit | Rit | NQ | 9* | 0 |
- | Julian Bailey | NQ | Rit | NQ | NQ | Rit | 9* | NQ | 16 | NQ | NQ | NQ | 12 | NQ | NQ | 14 | NQ | 0 |
- | Nicola Larini | NQ | SQ | 9 | NQ | NQ | Rit | Rit | 19* | Rit | NPQ | Rit | Rit | 12 | Rit | Rit | NPQ | 0 |
- | Ren� Arnoux | Rit | NQ | Rit | Rit | Rit | Rit | NQ | 18 | 17 | Rit | Rit | 13 | 10 | Rit | 17 | Rit | 0 |
- | Stefano Modena | Rit | NC | SQ | SQ | 12 | Rit | 14 | 12 | Rit | 11 | NQ | NQ | NQ | 13 | NQ | Rit | 0 |
- | Jean-Louis Schlesser | 11 | 0 | |||||||||||||||
- | Bernd Schneider | NQ | NQ | Rit | NQ | NQ | Rit | NQ | 12 | NQ | 13* | Rit | NQ | NQ | Rit | NQ | 0 | |
- | Oscar Larrauri | Rit | NQ | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | NQ | 16 | NQ | NPQ | NPQ | NPQ | NQ | NQ | Rit | 0 |
- | Piercarlo Ghinzani | NQ | Rit | Rit | 15 | 14* | NQ | SQ | NQ | 14 | NQ | Rit | Rit | NQ | NQ | NQ | Rit | 0 |
- | Adri�n Campos | Rit | 16 | NQ | NQ | NQ | 0 | |||||||||||
- | Aguri Suzuki | 16 | 0 | |||||||||||||||
- | Pierre-Henri Raphanel | NQ | 0 | |||||||||||||||
Pos. | Pilota | Punti |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
* Indica quei piloti che non hanno terminato la gara ma sono ugualmente classificati avendo coperto, come previsto dal regolamento, almeno il 90% della distanza totale.
- I punti mondiali sono così attribuiti: 9-6-4-3-2-1 in base alle prime sei posizioni di ogni corsa.
- Solo i migliori 11 risultati sono tenuti in considerazione per il mondiale piloti.
Classifica Costruttori
[modifica | modifica wikitesto]Pos | Costruttore | Vettura no. |
BRA |
SMR |
MON |
MEX |
CAN |
DET |
FRA |
GBR |
GER |
HUN |
BEL |
ITA |
POR |
ESP |
JPN |
AUS |
Pti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | McLaren - Honda | 11 | 1 | 2 | 1 | 1 | 2 | 2 | 1 | Rit | 2 | 2 | 2 | Rit | 1 | 1 | 2 | 1 | 199 |
12 | SQ | 1 | Rit | 2 | 1 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 10 | 6 | 4 | 1 | 2 | |||
2 | Ferrari | 27 | 5 | 18* | 3 | 4 | Rit | Rit | 3 | 17* | 4 | Rit | Rit | 2 | 5 | Rit | 11 | Rit | 65 |
28 | 2 | 5 | 2 | 3 | Rit | Rit | 4 | 9 | 3 | 4 | Rit | 1 | Rit | 6 | 4 | Rit | |||
3 | Benetton - Ford | 19 | Rit | 6 | Rit | 7 | Rit | Rit | 6 | 3 | 18 | Rit | SQ | 9 | Rit | 3 | 5 | Rit | 39 |
20 | 7 | 4 | 8 | 8 | 3 | 3 | Rit | Rit | 6 | 3 | SQ | 6 | 3 | 9 | 3 | 5 | |||
4 | Lotus - Honda | 1 | 3 | 3 | Rit | Rit | 4 | Rit | 5 | 5 | Rit | 8 | 4 | Rit | Rit | 8 | Rit | 3 | 23 |
2 | 6 | 8 | NQ | Rit | 11 | NQ | 7 | 10 | 9 | 7 | Rit | Rit | Rit | Rit | 7 | Rit | |||
5 | Arrows - Megatron | 17 | 4 | 9 | 4 | 5 | 7 | Rit | Rit | 6 | 7 | Rit | 5 | 4 | 4 | Rit | Rit | Rit | 23 |
18 | 8 | 7 | Rit | 6 | Rit | Rit | 11 | 7 | 10 | Rit | 6 | 3 | Rit | Rit | Rit | Rit | |||
6 | March - Judd | 15 | Rit | 15 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | 4 | 8 | 5 | Rit | 8 | Rit | 7 | 10 | Rit | 22 |
16 | Rit | Rit | 10 | 16 | 5 | NP | 9 | Rit | 5 | Rit | 3 | 5 | 2 | Rit | Rit | 6 | |||
7 | Williams - Judd | 5 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 2 | Rit | Rit | 7 | 11 | Rit | 2 | Rit | Rit | 20 |
6 | Rit | 13 | 6 | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | Rit | 6 | Rit | 7 | Rit | 5 | 6 | 4 | |||
8 | Tyrrell - Ford | 3 | Rit | 14 | 5 | NQ | 6 | 5 | Rit | Rit | 11 | Rit | 12 | NQ | Rit | Rit | 12 | Rit | 5 |
4 | NQ | Rit | NQ | NQ | Rit | 9 | NQ | 16 | NQ | NQ | NQ | 12 | NQ | NQ | 14 | NQ | |||
9 | Rial - Ford | 22 | Rit | Rit | Rit | Rit | 9 | 4 | 10 | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 8 | 3 |
10 | Minardi - Ford | 23 | Rit | 16 | NQ | NQ | NQ | 6 | 15 | 15 | NQ | Rit | NQ | Rit | Rit | Rit | 13 | 7 | 1 |
24 | Rit | 11 | Rit | 11 | 13 | Rit | NC | Rit | NQ | 10 | NQ | Rit | 8 | 12 | 15 | Rit | |||
11 | Lola Larrousse - Ford | 29 | Rit | 12 | 7 | 9 | NQ | 7 | 13 | 13 | 19 | 9 | Rit | Rit | Rit | 11 | 16 | NQ | 0 |
30 | Rit | 17 | Rit | Rit | 10 | Rit | Rit | 14 | Rit | 12 | 9 | Rit | Rit | 14 | 9 | 10 | |||
12 | Dallara Scuderia Italia - Ford | 36 | NPQ | Rit | Rit | Rit | NPQ | 8 | 12 | 11 | 15 | Rit | 8 | Rit | 7 | 10 | Rit | Rit | 0 |
13 | AGS - Ford | 14 | Rit | 10 | Rit | 12 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 10 | Rit | 9 | Rit | 8 | 11 | 0 |
14 | Coloni - Ford | 31 | Rit | Rit | Rit | 14 | 8 | NQ | NPQ | NPQ | NPQ | 13 | Rit | NQ | 11 | NPQ | NPQ | NQ | 0 |
15 | Ligier - Judd | 25 | Rit | NQ | Rit | Rit | Rit | Rit | NQ | 18 | 17 | Rit | Rit | 13 | 10 | Rit | 17 | Rit | 0 |
26 | 9 | NQ | Rit | 10 | Rit | Rit | NQ | NQ | NQ | Rit | 11 | NQ | Rit | Rit | NQ | 9 | |||
16 | Osella | 21 | NQ | SQ | 9 | NQ | NQ | Rit | Rit | 19 | Rit | NPQ | Rit | Rit | 12 | Rit | Rit | NPQ | 0 |
17 | EuroBrun - Ford | 32 | Rit | NQ | Rit | 13 | Rit | Rit | Rit | NQ | 16 | NQ | NPQ | NPQ | NPQ | NQ | NQ | Rit | 0 |
33 | Rit | NC | SQ | SQ | 12 | Rit | 14 | 12 | Rit | 11 | NQ | NQ | NQ | 13 | NQ | Rit | |||
18 | Zakspeed | 9 | NQ | Rit | Rit | 15 | 14 | NQ | SQ | NQ | 14 | NQ | Rit | Rit | NQ | NQ | NQ | Rit | 0 |
10 | NQ | NQ | NQ | Rit | NQ | NQ | Rit | NQ | 12 | NQ | 13 | Rit | NQ | NQ | Rit | NQ | |||
Pos | Costruttore | Vettura no. |
BRA |
SMR |
MON |
MEX |
CAN |
DET |
FRA |
GBR |
GER |
HUN |
BEL |
ITA |
POR |
ESP |
JPN |
AUS |
Pti |
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Pos | Costruttore | Telaio | Motore | Gomme | Punti | Vittorie | Podi | Poles |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | McLaren - Honda | MP4/4 | Honda RA168E | G | 199 | 15 | 25 | 15 |
2 | Ferrari | F1-87/88C | Ferrari 033E | G | 65 | 1 | 8 | 1 |
3 | Benetton - Ford | B188 | Ford DFR | G | 39 | 7 | ||
4 | Lotus - Honda | 100T | Honda RA168E | G | 23 | 3 | ||
5 | Arrows - Megatron | A10B | (BMW) Megatron M12/13 | G | 23 | 1 | ||
6 | March - Judd | 881 | Judd CV | G | 22 | 2 | ||
7 | Williams - Judd | FW12 | Judd CV | G | 20 | 2 | ||
8 | Tyrrell - Ford | 017 | Ford DFZ | G | 5 | |||
9 | Rial - Ford | ARC1 | Ford DFZ | G | 3 | |||
10 | Minardi - Ford | M188 | Ford DFZ | G | 1 | |||
11 | Zakspeed | 881 881B |
Zakspeed 1500/4 | G | ||||
12 | Coloni - Ford | FC188 FC188B |
Ford DFZ | G | ||||
13 | Ligier - Judd | JS31 | Judd CV | G | ||||
14 | Osella | FA1/I FA1/L |
Osella 890T | G | ||||
15 | Lola Larrousse - Ford | LC88 | Ford DFZ | G | ||||
16 | Dallara Scuderia Italia - Ford | 3087 F188 |
Ford DFV | G | ||||
17 | AGS - Ford | JH23 | Ford DFZ | G | ||||
18 | EuroBrun - Ford | ER188 | Ford DFZ | G |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il Gran Premio degli Stati Uniti d'America era noto anche come Detroit Grand Prix.
- ^ Solo per il Gran Premio del Brasile.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Brazilian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: San Marino GP, 1989, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Monaco GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Mexican GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Canadian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: United States GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ Autosprint n� 27/88, pp. 8-15.
- ^ (EN) Grand Prix Results: French GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: British GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 23 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: German GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 22 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Hungarian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 23 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Belgian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 23 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Italian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 23 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Portuguese GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 24 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Spanish GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 24 novembre 2009.
- ^ Cesare Maria Mannucci, Ayrton, pag.73
- ^ (EN) Grand Prix Results: Japanese GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 24 novembre 2009.
- ^ (EN) Grand Prix Results: Australian GP, 1988, su grandprix.com. URL consultato il 24 novembre 2009.
- ^ Adriano Cimarosti, Grand Prix Story, Milano, Giorgio Nada editore, 1990, p.391, ISBN 88-7911-025-X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adriano Cimarosti, Grand Prix Story, Milano, Giorgio Nada editore, 1990, pp. 384-392, ISBN 88-7911-025-X.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sul campionato mondiale di Formula 1 1988
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul campionato mondiale di Formula 1 1988
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR, ES) Sito ufficiale della FIA, su fia.com. URL consultato il 19 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2011).
- (EN) Sito ufficiale Formula 1, su formula1.com.
- (IT, FR, EN, ES, DE, PT) La stagione 1988 su Statsf1.com, su statsf1.com.
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